Ieri il lava macchine a palazzo Ziino, oggi il meccanico al canile municipale. Nei luoghi di lavoro del Comune di Palermo l’attività non si arresta mai. Contrariamente a quanto si dice e si pensa tra le mura di assessorati e strutture comunali non ci si annoia mai.

C’è sempre tanta voglia di fare e produrre. Poco importa se non riguarda l’attività per cui si è pagati. I dipendenti comunali e delle partecipate durante l’orario di lavoro trovano tante occupazioni per far trascorrere il tempo, magari per fare qualche piacere al capo o per arrotondare lo stipendio.

Adesso la nuova grana scatta al canile municipale di via Tiro a Segno. Qui secondo le foto scattate all’interno ci sarebbe qualche operaio che con tanto di cassettina con gli attrezzi ripara auto all’interno.

Dovrebbero accudire i cani che ci sono, ma trovano il tempo per cambiare l’olio, regolare le frizioni, sistemare i freni. Tutto in pieno orario di lavoro. “Farò subito un accertamento. Vieterò l’ingresso delle auto all’interno. Possono entrare solo le auto e i mezzi di servizio  – dice il dirigente del Comune di Palermo Gabriele Marchese – Cercherò di capire chi è l’operaio e soprattutto a chi appartiene la macchina. Devo dire che all’interno del canile c’è chi dovrebbe controllare che non si verifichino questi gravi comportamenti, anche questo segnerò nella mia relazione che invierò al sindaco”.

Ventiquattrore dopo la vicenda dell’assessorato alla Cultura, dove un custode della Reset è stato immortalato mentre lava la macchina di un dirigente, spunta un nuovo caso al canile,.

Ma c’è chi giura che di controlli all’interno dei vari uffici non ce ne siano così tanti. In diverse strutture pubbliche la scena si ripete in qualche modo la scena iniziale del film campione di incassi di Checco Zalone, “Quo Vado”, dove un bimbo spaesato e meravigliato entrava in un ufficio pubblico e vedeva che gli impiegati facevano di tutto anziché quello per cui erano pagati.

Comportamenti oggi sempre più stigmatizzati che finiscono ormai in filmati e foto che fanno il giro del web in pochi secondi. Come il dipendente della delegazione di via Fileti immortalato mentre giocava al computer in pieno orario di servizio, mentre tanti erano in coda.

Lui era un custode, ma l’immagine del dipendente comunale che gioca al solitario mentre tanti stanno in coda ha scatenato l’ira di tanti. Adesso siamo di fronte ad una puntata. E non sarà l’ultima.

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