I giudici della sezione Lavoro della Corte di Appello di Palermo, presieduta da Maria Di Marco (Michele De Maria Consigliere, Claudio Antonelli Relatore) hanno condannato il Coinres, consorzio che gestisce la raccolta dei rifiuti in 20 comuni del palermitano, a risarcire l’ex direttore generale Riccardo Incagnone delle retribuzioni che sarebbero maturati dal 12 settembre 2012.

Ha condannato il Consorzio a pagare anche le spese quantificate in 6 mila euro. L’ex direttore era assistito dagli avvocati Antonia Zelia e Pia Vitrano. In primo grado il Tribunale di Termini Imerese aveva respinto il ricorso.

Per i giudici di appello il contratto sottoscritto il 10 maggio del 2007 era stato rinnovato tacitamente il10 maggio del 2012 perché non era stata fatta alcuna comunicazione scritta nei sei mesi che precedevano la scadenza.

“Non può assurgere ad elemento giustificativo dell’impugnata risoluzione negoziale – si legge nella sentenza -neppure l’addotta crisi finanziaria perché smentita dall’assunzione da parte del Coinres, dopo soli due mesi dall’allontanamento dell’Incagnone, dell’ingegnere Roberto Celico, chiamato proprio a ricoprire lo stesso ruolo di Direttore Generale”.