“Abbiamo discusso con il presidente della Regione Schifani per avere più connettività per la Sicilia. Abbiamo discusso una proposta di crescita che abbiamo fatto per portare in Sicilia 3 milioni di posti. La discussione è aperta, se verrà accolta la proposta di rimuovere l’addizionale municipale che non rimane in Sicilia e che serve per pagare i piloti Alitalia”.

Lo ha detto questa mattina Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, nel corso della presentazione della stagione invernale della compagnia irlandese Ryanair a margine della conferenza stampa a Villa Igea. “La stagione winter crescerà nelle rotte internazionali. Il decreto legge ha creato incertezza e si riflette su voli domestici dove in Sicilia sono previsti sette voli in meno. Se fosse rivisto, Ryanair rivedrà il piano. Abbiamo consegnato a Schifani una proposta di crescita, perché la nostra compagnia è l’unico vettore che ha la capacità di crescita. E’ benvenuta l’investigazione antitrust, speriamo che si estenda anche su altri aspetti, purché porti trasparenza per tutti”.

Incontro con Schifani cordiale

“Abbiamo scritto al presidente. Ci hanno dato disponibilità e ci siamo incontrati. E’ stato un incontro cordiale. Abbiamo illustrato il nostro business. Dal 2004 abbiamo portato cambiamento di voli a basso costo. E’ sotto gli occhi di tutti che i costi del carburante sono alti, ma nostre tariffe restano basse. Vogliamo portare 3 milioni di passeggeri. Togliere l’addizionale municipale. stabilire il prezzo massimo non è soluzione. Vogliamo continuare a crescere”. Lo ha detto questa mattina Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, nel corso della presentazione della stagione invernale della compagnia irlandese Ryanair a margine della conferenza stampa a Villa Igea. “Non abbiamo chiesto nuovi soldi o nuovi fondi, ma di rimuovere una tassa per i siciliani – ha aggiunto l’ad -Speriamo che la Sicilia, regione autonoma, possa sbloccare l’eliminazione della tassa. Il decreto è lesivo per i siciliani. Vedremo cosa avverrà, togliere è l’ideale. Raynair non ha vinto niente, la battaglia è dei viaggiatori e dei consumatori”.

Caro voli: “E’ sparita la compagnia di bandiera”

“Abbiamo cercato di spiegare  nel corso dell’incontro che le compagnie non controllano i prezzi ma la capacità di riempire i vettori. Il caro volo dipeso dalla compagnia di bandiera che è sparita e ha ridotto tanti collegamenti tra la Sicilia e la Sardegna. Meno voli costi più alti. Per questo vogliamo aumentare le tratte in Sicilia e la nostra compagnia è una delle poche che può farlo. Stanno arrivando altri 400 aeromobili che si aggiungono alla flotta aerea”.  Lo ha detto questa mattina Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, nel corso della presentazione della stagione invernale della compagnia irlandese Ryanair a margine della conferenza stampa a Villa Igea. “A Trapani abbiamo offerto voli a basso costo. Solo così si può risollevare un piccolo aeroporto. Perché nessuno opera a Trapani – ha aggiunto l’amministratore delegato – Solo noi, con il nostro modello di business. Nessuno riesce ad avere prezzo di accesso. Abbassiamo ancora di più il costo di accesso per fare più passeggeri. Possiamo portare molti aeromobili con la nostra proposta di crescita”.

Cinque nuove rotte internazionali

Ryanair ha annunciato i collegamenti per la Sicilia, Catania, Palermo e Trapani, (Comiso resta ancora fuori) con 5 nuove rotte internazionali per Bucarest, Parigi, Praga e Tirana, da Catania e Norimberga da Palermo, oltre a un aumento delle frequenze su altre 15 rotte per city break invernali come Barcellona, Bruxelles, Budapest e Cracovia. La compagnia irlandese baserà 1 nuovo aeromobile B737 all’aeroporto di Catania per la stagione invernale 23/24 (investimento di 100 milioni di dollari), portando a 7 la flotta totale della compagnia aerea in Sicilia e creando oltre 200 posti di lavoro altamente retribuiti per piloti, personale di cabina e ingegneri. Ryanair è la compagnia aerea numero 1 in Sicilia, con 74 rotte e oltre 9,5 milioni di passeggeri all’anno da e per i suoi 3 aeroporti siciliani (Catania, Palermo e Trapani).