Scattano nuove assunzioni al Ministero dei Beni Culturali, riguardano tutta Italia ma non la Sicilia

“Terminate le procedure concorsuali, approvata la graduatoria finale di merito, trasmesso agli organi di controllo il decreto con l’autorizzazione a procedere alle assunzioni: 5 nuovi funzionari demoetnoantropologi messi a bando con il concorso per professionisti per la cultura e ulteriori 7 idonei, per un totale di 12 persone, entreranno a far parte dell’organico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, portando energie nuove all’amministrazione di musei e soprintendenze”.

Così il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, annunciando la firma del provvedimento con le sedi di assegnazione che i candidati vincitori e idonei dovranno scegliere. Questi gli istituti coinvolti: Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro, Cosenza e Crotone; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le Province di Imperia, La Spezia e Savona; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto; Polo Museale del Lazio; Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia; Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia; Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

Con questo provvedimento – spiega ancora una nota del Mibact – salgono a 71 i funzionari assunti in tre dei nove profili professionali messi a bando con il concorso per 500 funzionari dei beni culturali che è già stato esteso a 800 assunzioni, numero al quale il ministero sta lavorando per portarlo a mille.

Fra le sedi di assegnazione non ci sono luoghi siciliani per effetto dell’Autonomia regionale. I Beni culturali nell’Isola, infatti, sono cometenza della Regione che non assume da anni e che ha visto annullare quasi tutti gli esiti dell’unico concorso dei beni culturali bandito ormai un ventennio fa

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