Un cane tipo pechinese, di quelli cosiddetti da compagnia. Quando poi non è servito più qualcuno deve avere pensare di eliminare l’uso non più gradito.
Via, gettato nella spazzatura a mangiare l’immondizia riposta in uno dei marciapiedi del quartiere ZEN di Palermo.
Pino, questo il nome che hanno dato i volontari al povero cagnolino, è molto anziano. Ridotto senza più un dente e per questo con la lingua penzoloni, fa molto tenerezza. Un sentimento, però, che non deve aver provato chi si è sbarazzato di lui. Sporco e dal cattivo odore, di spazzatura. Pino è stato recuperato, dietro segnalazione, dai volontari palermitani Salvatore Barone e Barbara D’Aquila. Portato dal Veterinario, il povero Pino presentava i valori ematici molto alterati, forse a causa dell’età, oltre che problemi cardiaci ed una cataratta ad entrambi agli occhi che lo hanno reso di fatto cieco. Il pelo, poi, era ridotto ad un fetido quanto inestricabile gomitolo.
La prognosi è ancora riservata nonostante il primo giorno del ricovero, avvenuto sabato scorso, aveva riservato una diagnosi nefasta. Pino non avrebbe superato la notte. Ed invece, a distanza di cinque giorni è ancora qui, ospite della casa di Salvatore Barone. “Ha iniziato a camminare – riferisce il volontario – sebbene per pochi minuti . Ho ricevuto alcune richieste di adozione che saranno vagliate appena la condizioni di Pino lo permetteranno. Era sporchissimo – aggiunge il volontario – ma mai come l’animo di chi lo ha abbandonato”.
Purtroppo la Legge punisce in maniera molto blanda chi abbandona un animale. Appena un comma di un reato di semplice contravvenzione (articolo 727 Codice Penale) peraltro recentemente passato alle competenze del Giudice di Pace. Non una sua estinzione, ma quasi.
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