Prima un sopralluogo nelle campagne di Ciaculli in via Tenaglia per vedere se i ragazzi erano dentro il casolare. Poi sia Benedetto Fici, 77 anni, il giardiniere, e Antonino Faraone, il compare,  sono tornati nei pressi della costruzione e hanno gettato le due bottiglie molotov.

Pare che i due ragazzi abbiano sentito i due parlare e dire “si chiuieru sti iecca sangu”. Poi scoppiò l’inferno.

“Sono stati entrambi a gettare le bottiglie piene di benzina che sono delle armi da guerra – dice Rodolfo Ruperti capo della squadra mobile – I due poi sono fuggiti a bordo di una Fiat Panda come hanno raccontato le vittime”.

Grazie anche all’auto intestata alla moglie di Antonino Faraone si è anche risaliti al complice del giardiniere fermato ieri dalla polizia. Benedetto Fici più volte durante la giornata aveva chiamato un numero di cellulare Wind.

Gli agenti di polizia che avevano sequestrato il telefonino di Fici hanno verificato che era quello del compare Faraone. Oltre al cellulare e l’auto ad incastrare Faraone sono state anche le foto mostrate a Umberto Geraci, il giovane che si trova ricoverato in ospedale con gravissime ustioni.

Il giovane ha riconosciuto i due anziani che negli ultimi mesi gli hanno reso impossibile la sua di senzatetto che cercava un riparo dove potere dormire. Gli scontri e le liti sono state confermate dai parenti di Jessica Modica, la fidanza di Umberto e anche dai vicini che sono stati sentiti dagli agenti della squadra mobile.