Si sono insediati i quattro nuovi procuratori aggiunti di Palermo: Marzia Sabella, Ennio Petrigni, Paolo Guido, Sergio Demontis.
La cerimonia di insediamento si è svolta nel corso di un’udienza davanti a un collegio del tribunale presieduto da Salvatore Di Vitale.
E’ intervenuto il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi. “Non posso fare a meno – ha detto – di ringraziare i procuratori aggiunti che hanno lasciato il loro incarico: Leonardo Agueci (in pensione da qualche giorno); Maurizio Scalia e Vittorio Teresi che proseguiranno il loro lavoro alla Procura di Palermo come sostituti e Maria Teresa Principato che approda alla Direzione nazionale antimafia”.
“I volti che si insediano non sono nuovi. – ha aggiunto – Marzia Sabella rientra dopo un periodo di fuori ruolo in una funzione delicata come quella della Commissione parlamentare Antimafia, gli altri sono sostituti in questa Procura”.
“Demontis – ha proseguito – si è impegnato in complessi processi contro la mafia e in quelli sui reati a danno della pubblica amministrazione. Poi è entrato in Dda, svolgendo le funzioni di pm in alcuni dei più importanti processi per 416 bis. Paolo Guido è in procura a Palermo da vent’anni.
Già nel 2002 è stato in Dda, occupandosi di procedimenti di grande rilevanza. Petrigni è in magistratura dal 1991, ha cominciato come giudice a Sciacca. Si è occupato di reati ambientali, urbanistici, di truffe all’Ue, ha mostrato la sua versatilità occupandosi di colpe medica e poi è entrato in Dda”.
“Anche Marzia Sabella – ha spiegato Lo Voi – ha fatto un po’ di tutto ma i risultati di maggiore rilievo li ha avuti durante la permanenza in Dda, si è occupata del coordinamento delle indagini su numerosi latitanti tutti arrestati: uno su turi Bernardo Provenzano”.
“Credo basti questo – ha concluso – per potere ritenere che da oggi la Procura riprenderà a pieno regime tutte le sue attività e lo farà con grande efficacia da percettibili segnali di armonia che ho già raccolto tra di loro e con il resto della Procura. Il loro passato professionale conferma questa capacità. La loro professionalità è garanzia di ottimi risultati. Mi sembra davvero un’ottima giornata per la Procura di Palermo”.
Di Vitale, lodando la scelta del Csm ha ribadito la carenza di organico tra i giudici. “Quasi al 20%”, ha spiegato. Qualche polemica sull’assenza degli avvocati ma il presidente dell’Ordine Francesco Greco ha sottolineato di non aver ricevuto nessun invito.
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