Palermo

La siccità mette in ginocchio la Sicilia, Coldiretti invoca lo stato di emergenza

Se sulla maggior parte del Paese imperversa il maltempo, resta gravissima la situazione in Sicilia per la siccità, dove la Coldiretti ha chiesto al governo di dichiarare lo stato d’emergenza. A soffrire di più sono gli allevamenti, con i foraggi praticamente bruciati dalla mancanza d’acqua, e i cereali, a partire dal grano. L’inizio di maggio conferma le bizzarrie del meteo, con una temperatura di 2,04 gradi superiore alla media storica.

La richiesta di Schifani a Roma

Il Governo regionale siciliano “ha trasmesso a Roma, lo scorso mercoledì 24 aprile, tutta la documentazione necessaria per ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia. Nel dossier, le soluzioni proposte dalla cabina di regia guidata dal presidente della Regione e coordinata dal capo della Protezione civile regionale per porre freno in tempi rapidi alla crisi dovuta alla mancanza di piogge”. E’ quanto si legge in una nota della Regione Siciliana.

Gli interventi anti-siccità

“Il gruppo di lavoro, impegnato anche in questi giorni in continue riunioni – prosegue la nota -, ha individuato gli interventi necessari, differenziati a seconda dei tempi di realizzazione. Tra quelli di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti per i comuni siciliani in crisi, la rigenerazione dei pozzi e delle sorgenti e il ripristino di quelli abbandonati, il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte esistenti, la realizzazione di nuove condotte di bypass. Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio del dissalatore di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di uno dei due tra quelli di Trapani e Gela (nel Nisseno), operazione che richiederà tempi e procedure di gara più lunghe”.

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“Nello stesso tempo – sottolinea la nota -, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici presso il Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino. Ne sono scaturite numerose proposte di interventi urgenti, passate al vaglio della cabina di regia. Inoltre, diverse riunioni sono state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna”.

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