I sindacati di polizia chiedono interventi immediati per garantire la sicurezza a Palermo dove nell’ultimo mese si sono verificati due omicidi e due sparatorie.
Il Sap, sdegno e preoccupazione per quanto succede
Il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) di Palermo, attraverso le parole del Segretario Provinciale Danilo Geraci, esprime profondo sdegno e preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza verificatosi la scorsa notte nel capoluogo siciliano, dove un giovane ha perso tragicamente la vita nel tentativo di sedare una rissa.
“Nonostante l’enorme sforzo e la dedizione quotidiana delle poliziotte e dei poliziotti palermitani – afferma Geraci – ci troviamo ancora una volta di fronte a un episodio che segna profondamente la nostra comunità. Il dolore è doppio: per la perdita di una vita innocente e per l’impossibilità, ancora una volta, di essere presenti in tempo a causa della cronica carenza di personale.”
Il Sap Palermo da anni denuncia pubblicamente lo squilibrio nella distribuzione degli organici: Palermo, città simbolo della lotta alla criminalità organizzata, viene ancora trattata come una qualsiasi altra sede di provincia.
“Abbiamo da poco asciugato le lacrime per la strage di Monreale, ed eccoci costretti a piangere un’altra vittima della follia e dell’indifferenza. Chi decide su numeri e risorse non può ignorare la complessità di un territorio che non ha mai abbassato la testa davanti alla violenza criminale, e che oggi più che mai merita attenzione e rispetto concreto,” prosegue il Segretario Geraci.
Il Sap sottolinea come i poliziotti siano spesso costretti a correre da una parte all’altra della città, impegnati in una lotta impari contro una nuova criminalità, sempre più spietata e imprevedibile.
“I nostri colleghi fanno miracoli ogni giorno. Ma quando leggi nei loro volti il dolore per non essere arrivati in tempo, quando percepisci la frustrazione per non poter fare di più, capisci che qualcosa si è spezzato. Non possiamo continuare a far finta di nulla.”
Il Sap Palermo ricorda il costante impegno del sindacato nel sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, sui temi della legalità, come avvenuto con il Memorial Day e la storica esposizione dei resti della Quarto Savona 15 in pieno centro a Palermo – proprio a pochi passi dal luogo dell’ultimo omicidio – per mantenere viva la memoria del sacrificio di chi ha dato la vita per liberare la città dalla cultura mafiosa.
“Chi ha responsabilità istituzionali – conclude Geraci – deve reagire ora. Non servono più dichiarazioni di circostanza, ma una chiara e ferma assunzione di responsabilità. Palermo non può rimanere con un organico ridotto all’osso. Servono rinforzi, servono investimenti, serve rispetto.”
Il Sap Palermo continuerà a farsi portavoce del disagio delle donne e degli uomini in divisa e non smetterà mai di lottare per garantire sicurezza ai cittadini e dignità a chi ogni giorno rischia la vita per proteggere il prossimo.
Il Siap pretende risposte e risorse per il contrasto al crimine
Già nello scorso aprile, a poche ore di distanza della efferata strage di Monreale, avevamo chiesto a gran voce un intervento significativo da chiunque ne avesse responsabilità e possibilità, volto a stanziare e dispiegare risorse, in primis umane, sul territorio al fine di bonificare le zone a più alta presenza di criminalità.
Sono passati mesi, le forze dell’ordine hanno messo in campo tutto quello che potevano, autori di gravissimi reati sono stati arrestati, ma a Palermo si continua a sparare ed uccidere!
Gli sforzi, ahimè, sono stati fatti da chi sta sul territorio, da chi lotta ogni giorno mettendoci la faccia e la vita.. ma delle famigerate risorse non ne vediamo neppure l’ombra.
I commissariati di “frontiera” che lavorano in zone ad altissima densità criminale, sia in città che in provincia, boccheggiano, e solo grazie all’apporto di donne e uomini dediti al sacrificio ed al lavoro si riesce a mandare avanti la macchina della sicurezza che necessita ormai in maniera risolutiva di nuovi e numerosi innesti.
In queste ore il nostro Grazie va a tutti coloro che stanno profondendo il massimo sforzo per assicurare alla giustizia gli ennesimi vili delinquenti, ma riteniamo che chi ne ha la facoltà non debba e non possa più indugiare. Auspichiamo risposte urgenti e concrete, non solo a tutela delle Forze dell’Ordine ma di tutti i cittadini che a buon diritto pretendono giustizia. Siap è e sarà sempre a fianco dei colleghi.
Il figlio del titolare di un locale di Palermo, 21 anni, nel tentativo di fermare una rissa scoppiata proprio fuori il bar del padre, è stato freddato stanotte con un colpo alla testa: “Lo scorso mese di aprile ne erano stati uccisi 3. Sempre a Palermo. Adesso una nuova tragedia, con un ragazzo ammazzato con un colpo alla testa. E in questi mesi trascorsi, tante risse e tragedie sfiorate per un nulla.
Siulp, Troppi giovani uccisi a Palermo intervenga Piantedosi
Tutto questo non può essere accettato nel 2025 in una società che definiamo tutti civile. Ci sono 2 genitori distrutti, quelli del povero ragazzo che non c’è più, e due altrettanto rovinati, genitori di colui che ha sparato”. Così in una nota Felice Romano, Segretario Generale del Siulp, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico: “C’è una degenerazione di valori, soprattutto nei giovani, che lascia scioccati perché il valore della vita sembra non esser più un qualcosa di sacro e inviolabile. La Sicilia purtroppo ha sofferto di fenomeni di violenza che ne hanno caratterizzato gli ultimi 60 anni e che hanno creato assurdi modelli di condotta criminale che oggi sembrano aver attecchito anche in parte delle nuove generazioni.
Il Siulp da tempo sollecita i vertici del Dipartimento a dare una risposta di maggiore incisività su tale fenomeno. Serve indubbiamente affrontare il problema sul piano sociale ed educativo, ma sul piano classico della Pubblica Sicurezza, si deve intervenire per aumentare il personale della Questura di Palermo e il numero di Volanti sul territorio al fine di aumentare l’aspetto deterrente e preventivo che può aiutare a porre un freno a tale orrenda degenerazione. Non si può restare fermi di fronte a tutto ciò: lo chiede la popolazione palermitana che ha paura, lo chiedono i poliziotti di Palermo che, ancor prima che operatori di pubblica sicurezza, sono genitori, anche loro preoccupati da tali atrocità. Per questo solleciteremo l’intervento del Ministro Piantedosi perché Palermo, dopo la stagione delle mafie, ha il diritto di riscattarsi, soprattutto attraverso le giovani generazioni”.
Fsp, un altro, insensato, omicidio avvenuto la scorsa notte a Palermo
Questa volta a perdere la vita un ragazzo di 21 anni che, per sedare una violenta rissa davanti al locale dei genitori dove lavorava, è rimasto vittima di un criminale senza scrupoli che gli ha sparato contro.
La Segreteria Provinciale FSP di Palermo ribadisce la necessità di potenziare l’organico delle Forze dell’Ordine nella provincia di Palermo e confidiamo nelle parole del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che, soltanto pochi mesi fa durante la riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutasi a Palermo, ha assicurato la copertura del turnover in aggiunta ad un potenziamento degli organici per il controllo del territorio e lo stanziamento di maggiori risorse economiche per la videosorveglianza.
Sono necessarie misure straordinarie per la sicurezza a Palermo affinché la città non piombi indietro di 40 anni e vengano dissipati tutti i sacrifici fatti in questi decenni dalla magistratura e dalle Forze dell’Ordine.




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