E’ stato sorpreso dalle fiamme divampate in poco tempo alimentante da tutto quello che c’era all’interno del negozio il commerciante palermitano morto oggi a Palermo.

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Carta, prodotti infiammabili e tanti giornali e riviste. Il fumo denso prodotto dal rogo di quanto si trovava nei locali.

Non gli hanno dato scampo è morto così Michelangelo Abbate di 77 anni, l’uomo che si trovava all’interno della cartoleria sanitaria.

Quando è divampato il rogo nel negozio l’uomo si trovava nell’esercizio commerciale al piano terra. La moglie era al secondo piano nell’appartamento dove viveva con il marito.

Il commerciante vedendo le fiamme ha cercato di salire al secondo piano dove si trova la moglie Maria Concetta Spanò per cercare di salvarla.

Non ha fatto in tempo però perché arrivato al primo piano è caduto e ha sbattuto la testa e da lì non si è mosso. La donna, come raccontano i vigili del fuoco intervenuti, è stata portata in salvo con l’auto scala dei pompieri.

Il figlio Adriano vedendo l’incendio ha cercato di spegnerlo procurandosi delle bruciature alle mani ma si è rifiutato di andare in ospedale.

Il 118, invece ha condotto al Civico una vicina degli Abbate, presa dal panico. L’incendio, secondo la polizia che indaga, è avvenuto per cause accidentali, forse un corto circuito.