Un’azione collettiva per il recupero allo Sperone dall’abbandono e dal degrado del centro servizi di viale Giuseppe Di Vittorio. L’immobile, che si trova nel quartiere Sperone, è inutilizzato dal 2004. Si trova nel cuore di uno dei quartieri più popolosi di Palermo, uno di quei posti dove mancano tutti i servizi essenziali. Dove quindi uno spazio del genere dovrebbe essere spazio di cura, prevenzione e aggregazione positiva. Da qui nasce proprio l’idea del recupero.Mobilitazione per strappare dal degrado il centro servizi dello Sperone di Palermo abbandonato da quasi 20 anni all’incuria

Gli interrogativi per le giovani generazioni

Cosa pensa un bambino delle elementari quando guarda il centro servizi pieno di viale Giuseppe Di Vittorio di immondizia di Palermo? Con i muri bruciati, dove entrano ed escono tossicodipendenti? Che fiducia può coltivare verso uno Stato che permette tutto questo? Quali sono le immagini indelebili che registra la sua memoria? Interrogativi sui quali ruota l’attività messa in campo da “In-Cura” di Sperone167, realtà che promuove il recupero di spazi attraverso anche l’arte e che ha puntato l’attenzione adesso sul centro servizi. Appuntamento a domenica 26 marzo alle 8,30, sotto il muro delle Medianeras in viale Giuseppe Di Vittorio (https://goo.gl/maps/gQBthjWAymvhergn8).

L’idea di base di “In-Cura”

In-Cura è un’azione promossa da Sperone167, in collaborazione con diverse associazioni e tanti volontari. “Non vogliamo vedere questo e altri luoghi in condizioni simili – sottolineano i responsabili -. O tantomeno pensiamo che la risposta sia ergere un muro all’ingresso. Questa nuova azione di cura della comunità nel quartiere desidera richiamare l’attenzione di tutte le autorità competenti”. Il messaggio è quello di riconvertire immediatamente i luoghi di morte come il centro servizi dello Sperone, immerso nel degrado, in spazi sociali e di vita, al servizio della comunità e dei quartieri. Sperone167 nasce da un’idea dell’artista Igor Scalisi Palminteri, Chekos e Afea art & rooms. Un ponte contemporaneo tra Palermo e Lecce attraverso il linguaggio del visual e dell’arte.

L’equipaggiamento

Per prendere parte all’evento bisognerà indossare scarpe con la suola spessa, pantaloni lunghi, guanti da giardinaggio resistenti. Bisognerà anche essere dotati di mascherine, pinze e altri dispositivi per raccogliere rifiuti in sicurezza. “In-Cura – specificano i responsabili – è un’azione libera da qualsiasi connotazione politica. Invitiamo pertanto tutte e tutti i partecipanti a non esporre alcun simbolo o riferimento a partiti o correnti politiche in generale”.

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