E' quando affermano Vito Sardo e Mario Mingrino

Stabilizzazione dei 5000 Asu, “La strada è tracciata non c’è più tempo da perdere”

Primo passo del percorso di stabilizzazione degli oltre 5000 lavoratori Asu siciliani. E’ stata pubblicata ieri circolare 37367 dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, a firma dell’Assessore Carmencita Mangano.

“Gli Enti utilizzatori predispongano quanto previsto dall’art. 11 della l.r. 8/2017 – ribadiscono i coordinatori regionali del CSA Dipartimento Asu Vito Sardo e Mario Mingrino, – non c’è più tempo da perdere. La legge in questione prevede, fra l’altro, che entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore, quindi entro giorno 8 novembre 2017, tutti gli enti utilizzatori, pubblici e privati, del personale Asu devono provvedere ad adottare il programma di fuoriuscita o avviare le procedure per il conseguente aggiornamento, con delibera dell’organo esecutivo; per gli esuberi vanno avviate le procedure di mobilità presso enti pubblici o pubblici economici dotati di idonee capacità assunzionali: non più posteggi ma un vero percorso di stabilizzazione”.

Stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato anche, con un minimo di stipendio garantito pari all’attuale assegno d’utilizzazione.

Vista l’importanza che la norma in questione assume per i lavoratori e allo stesso tempo per gli Enti utilizzatori, che garantiscono i servizi ai cittadini, sovente, con il solo servizio svolto dal personale nominalmente ASU, i coordinatori regionali del CSA – Dipartimento ASU si augurano che gli enti siano rispettosi dei dettati normativi in questione; augurio che non è stato sempre atteso in passato, come ribadito dalla stessa circolare.

“Qualora fra qualche settimana gli Enti fossero ancora inadempienti, – aggiungono i sindacalisti del Csa – la circolare afferma che è facoltà del lavoratore fare richiesta d’inserimento nella sezione esuberi Asu all’interno dell’elenco unico regionale di cui all’art. 30 comma 1 della l.r. 5/2014, utilizzando l’allegato modello “B” alla circolare in questione.

Una norma nata in quadro economico – politico non semplice, in sinergia fra la politica e le parti sociali, che da speranza ai lavoratori. “Non un punto d’arrivo”, dicono ancora Vito Sardo e Mario Mingrino, “ma sicuramente un passo importante, legittimamente atteso da tutti i lavorati”.

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