“Le strade degli ultimi” , la video inchiesta realizzata da Massimo Minutella e Antonio Turco, ha scatenato reazioni contrastanti sui social. La video clip che racconta la storia di Antonio, un senza casa che la notte dorme al Palazzo delle Poste di Palermo è diventata “virale”. La storia è stata guardata più di mezzo milione di volte e ha raccolto quasi 500 commenti.

“Le strade degli ultimi”, la storia di Antonio

Accompagnato dai volontari dell’associazione “Io sono l’altro”, Minutella ha incontrato Antonio, durante una ronda notturna. Antonio è un uomo sui quaranta anni. Al microfono racconta che da due settimane vive in mezzo alla strada. Di notte, sale le scale del palazzo delle Poste di Via Roma e trova rifugio sotto il gigantesco colonnato del protetto del Palazzo delle Poste di via Roma. La sua “casa” è un angolo del corridoio che porta all’ingresso degli uffici.. “Sono arrivato a Palermo da tre settimane, la prima settimana l’ho trascorsa a casa con la mia famiglia. Poi mi hanno buttato fuori di casa. Ho una bambina di quattro anni. Adesso è casa dei miei parenti a Borgo Nuovo, la piccola sta con mia moglie.

Perchè Antonio vive per strada e non con la sua famiglia? “Io non posso stare con loro, ho avuto dei problemi.  Prima mi facevo con l’eroina. Per venti anni non sono mai tornato a vivere in Sicilia,  ma adesso volevo stare con mia madre, volevo vedere mia figlia”.

“Al sesto giorno di convivenza, mia madre mi ha accompagnato alla stazione, mi ha dato dei soldi per farmi andare via. E così adesso sono qua. Non mi piace fare questa vita.  Non voglio andare nei dormitori, la gente mi dice di non andare perché si sta male.  Dopo le feste, me ne vado a Milano. Io non voglio stare tutta la vita qui a dormire per la strada”. Il racconto di Antonio è un po’ confuso. Alla fine ammette di essere sottoposto all’obbligo della sorveglianza speciale. “Ogni mattina vado in caserma a firmare. poi mi metto a chiedere l’elemosina di fronte alla banca. Le persone mi aiutano, così racimolo i soldi per mangiare”.

“Le strade degli ultimi”, la storia di Antonio divide facebook

I commenti su facebook si dividono tra chi contesta le parole del senza tetto e chi auspica gli venga concessa un’altra chance. Ecco alcune riflessioni sulla storia di Antonio.  Secondo Enza, ad Antonio ” non piacciono le regole…la vita del tossico è così ! Poi non entrò in merito ai genitori , chissà quello che hanno vissuto, magari sono saturi”. Stesso pensiero è condiviso da un altro utente che si schiera a fianco della madre di Antonio, la donna che avrebbe cacciato di casa l’uomo: “Una mamma per arrivare ad accompagnare suo figlio alla stazione e dargli dei soldi per farlo andare via da casa è perché è satura e non ce la fa proprio più; avere un figlio tossicodipendente è un dramma enorme e chissà quante volte questa povera donna gli avrà dato una mano ed il suo aiuto per cercare di farlo disintossicare ma purtroppo non ci è riuscita; chissà quanto dolore avrà questa povera mamma nel suo cuore dopo aver scelto di fare tutto ciò ma vincere contro la droga non è semplice se dall’altra parte non c’è volontà di uscirne fuori.

C’è anche chi giudica non credibile la storia di Antonio: “Lasciate perdere, ha vissuto per anni nella mia città, ha fatto di tutto, ti frega con la sua autocommiserazione ma è un balordo. Perché’ non racconta cosa ha fatto per essere stato messo in prigione”.

C’è chi riflette anche sul perché l’uomo non si sia rivolto ai servizi sociali: “Se lui volesse salvarsi, basterebbe andare al Sert, x disintossicarsi e tornare alla sua famiglia, ma dipende da lui, solo da lui. Tanta gente ne è uscita”.