Il gup Marco Gaeta ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile di Gesap (con l’avvocato Enrico sorgi), il Comune di Palermo, Sicindustria (con l’avvocato Ettore Barcellona), la Camera di commercio (con l’avvocato Francesco Greco) e il sindacato dei lavoratori di Gesap Legea Cisal (con l’avvocato Claudio Gallina Montana), nel processo a 11 indagati nella vicenda delle mazzette alla Gesap, l’azienda che gestisce l’aeroporto di Palermo.

Stralciata la posizione di Carlo Vernetti e Alessandro Mauro (amministratore delegato e dirigente della società Quick No Problem Parking), assistiti dall’avvocato Giovanni Rizzuti.

Rischiano il processo l’ex direttore generale della Gesap, Carmelo Scelta che è ancora agli arresti domiciliari, così come Giuseppe Liistro, l’ex responsabile dell’area manutenzione della società di gestione aeroportuale.

Nel marzo scorso, l’inchiesta ha coinvolto anche l’imprenditore romano Stefano Flammini (amministratore di fatto di Compagnia del Progetto e Cdp Design), a lui avrebbe fatto capo il gruppo di progettisti che ha monopolizzato l’appalto lumaca della hall.

Per l’accusa rappresentata dai pm Luca Battinieri e Claudia Ferrari c’era un’associazione a delinquere e contestano a Scelta di aver spacchettato il grande progetto della sala arrivi in 117 mini progetti, in modo da non fare scattare la soglia dei 40 mila euro, sotto quel tetto è possibile fare gli affidamenti diretti ed evitare la gara d’appalto.

Tra gli indagati anche il docente universitario Giuseppe Giambanco, Dario Colombo (ex amministratore delegato di Gesap, oggi direttore generale di Sicilia e-Servizi), Sergio Gaudiano (presidente dell’omonima società di progettazione), Renato Chiavaroli (amministratore della Tecnogeco), Filippo Capuano (amministratore di fatto della Cometa srl), Raimondo Giammanco, dirigente dell’Unità operativa Edilizia Privata del Genio Civile, accusato di aver rivelato l’esistenza dell’indagine sulla grande abbuffata dei fondi per la progettazione.

L’udienza preliminare è stata rinviata al 27 settembre. Il giudice ha fissato udienze ravvicinate per evitare che si arrivi alla scadenza dei termini di custodia cautelare prevista per il 30 settembre.

Come si diceva il giudice ha accolto la costituzione di parte civile del sindacato Legea Cisal, unico sindacato a presentare richiesta.

“Il pronunciamento odierno del Giudice che ammette la stessa organizzazione Sindacale a costituirsi parte civile dimostra nei fatti la piena titolarità delle motivazioni espresse a supporto di questa nostra richiesta – affermano il segretario nazionale della Legea Cisal Gianluca Colombino e il presidente Giacomo De Luca – La Legea Cisal, organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa presso lo scalo grazie al consenso di centinaia di associati, dimostra ancora una volta nei fatti la propria volontà di garantire i propri associati e i lavoratori, dando continuità alle azioni svolte in quel buio periodo in cui ha denunciato più volte ai media e ai soci azionisti le logiche e le dinamiche in atto con la piena consapevolezza e con fiero orgoglio per la decisione intrapresa a tutela del personale di Gesap”.