Venerdì 24 febbraio alle 21

Teatro Biondo, “Il Flauto Magico” multietnico dell’Orchestra di Piazza Vittorio (FOTO)

NAPOLI, 31/10/2009 - TEATRO SAN FERDINANDO, L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO IN "IL FLAUTO MAGICO". NELLA FOTO RAUL SCEBBAE CARLOS PAZ DUQUE. FOTO DI GIANNI FIORITO
NAPOLI, 31/10/2009 - TEATRO SAN FERDINANDO, L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO IN "IL FLAUTO MAGICO". NELLA FOTO AWAILS ERNESTO LOPEZ MATUREL E EL HADJI YERI SAHB. FOTO DI GIANNI FIORITO
NAPOLI, 31/10/2009 - TEATRO SAN FERDINANDO, L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO SUONA "IL FLAUTO MAGICO" DI W. A. MOZART. FOTO DI GIANNI FIORITO
NAPOLI, 31/10/2009 - TEATRO SAN FERDINANDO, L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO IN "IL FLAUTO MAGICO". NELLA FOTO PETRA MAGONI. FOTO DI GIANNI FIORITO

Il flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio arriva al Teatro Biondo di Palermo, venerdì 24 gennaio alle 21. Uno spettacolo sorprendente, un vero e proprio fenomeno teatrale, che da dieci anni gira l’Italia raccogliendo unanimi consensi di pubblico e di critica.

L’Orchestra di Piazza Vittorio, diretta da Mario Tronco, è un collettivo multietnico nato nel 2002 a Roma nel rione Esquilino, dove gli italiani sono una minoranza etnica. L’Orchestra rappresenta una realtà unica ed esemplare, nata grazie all’auto- tassazione di alcuni cittadini che hanno creato posti di lavoro e relativi permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo, promuovendo la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi.

Diciotto musicisti che provengono da dieci paesi diversi, ognuno dei quali apporta tradizioni linguistiche e musicali diverse in uno spettacolo senza precedenti. Ispirandosi all’opera di Mozart, l’Orchestra esce dalla buca, sale sul palcoscenico e trasforma i suoi musicisti nei personaggi di un Flauto magico contemporaneo.

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Non si tratta dell’esecuzione integrale dell’opera, le melodie sono riconoscibili ma vengono scarnificate, ridotte all’essenziale e intrecciate, mescolate a brani originali dell’Orchestra. Il lavoro sulla partitura ha fatto confluire in essa generi di varia provenienza: dal folk al reggae, dalla musica classica al pop e al jazz. Allo stesso modo, anche l’ambientazione dell’opera diventa caleidoscopica: se il Flauto di Mozart si svolgeva in un Egitto fantastico, quello dell’Orchestra è ambientato nella società multirazziale dei nostri tempi, ma senza precisi riferimenti alla geografia reale, un luogo che è un non-luogo o tutti i luoghi possibili. In questa nuova Babele è la musica il linguaggio universale.

Le elaborazioni musicali sono firmate da Mario Tronco e Leandro Piccioni, gli acquarelli e le animazione che caratterizzano lo scenario sono di Lino Fiorito, le luci di Daniele Davino e i costumi di Ortensia De Francesco. Sul palco Houcine Ataa, Peppe D’Argenzio, Omar Lopez Valle, Awalys Ernesto Lopez Maturell, Kyung mi Lee, Carlos Paz Duque, Sanjay Kansa Banik.

Repliche fino al 5 marzo.

 

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