Al liceo psicopedagogico Regina Margherita di Palermo

Tensione a scuola, assistenti ai disabili contestano corsi ai bidelli e interviene la polizia

Momenti di tensione oggi al liceo psicopedagogico Regina Margherita di Palermo. Gli assistenti igienico personali agli studenti disabili siciliani, in lotta da mesi per difendere i loro posti di lavoro, hanno contestato i corsi di formazione dell’Ufficio scolastico regionale che si stanno svolgendo nella sede dell’istituto e la dirigente ha richiesto l’intervento della polizia.

I corsi sono volti a formare i collaboratori scolastici (i bidelli) per svolgere le funzioni degli assistenti ai disabili, come prevede l’articolo 10 della Finanziaria bis. Una situazione che ha del paradossale, perché questo articolo, che di fatto sancisce il licenziamento dei circa 1500 assistenti ai disabili, è ‘virtualmente’ abrogato. Infatti l’Ars ha già approvato, prima della pausa estiva, un emendamento contenuto nella legge sulle variazioni di bilancio che dovrebbe essere varato il 13 settembre, alla ripresa dei lavori d’Aula, che abroga l’articolo 10 della Finanziaria bis e, di fatto, reintegra nelle loro funzioni gli assistenti.

Gli assistenti, durante la contestazione, hanno chiesto di parlare con la dirigente scolastica della scuola che si è limitata a comunicare che lo svolgimento dei corsi non dipende dalla sua volontà e poi ha chiamato le forze dell’ordine. Quando ormai la manifestazione era terminata sono stati bloccati da diverse auto dei carabinieri. Ci sono stati momenti di tensione: i manifestanti hanno urlato slogan contro le forze dell’ordine.

“Stamattina – spiega Donatella Anello del coordinamento di Palermo dello Slai Cobas – abbiamo manifestato contro i corsi della vergogna imposti dall’Ufficio scolastico regionale della Sicilia per i collaboratori scolastici delle scuole statali. Siamo contrari a una “guerra tra poveri” che porta ai licenziamenti degli assistenti igienico-personali. Si tratta di una contestazione più che legittima contro quella che è una vera e propria imposizione illegale che l’Usr Sicilia sta mettendo in atto contro i collaboratori scolastici, in nome della loro “formazione” per sopperire all’espletamento dell’assistenza igienico personale verso gli studenti disabili nelle scuole. Però quando si tratta di formare altri lavoratori che aspettano da anni corsi previsti per legge, vedi gli assistenti tecnici ex enti locali, l’Usr Sicilia se ne frega altamente. Ma di quale formazione si parla? Da 40 ore addirittura ora scende a 15 ore e così si ottiene subito l’attestato di presenza”.

 

 

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