La Polizia di Stato ha tratto in arresto tre palermitani, P.C., 37enne del quartiere Borgo Molara, R.S., 35enne della zona di Pallavicino e L.G., 27enne del quartiere di Villagrazia, poiché responsabile del reato di tentato furto aggravato in concorso.
I poliziotti del Commissariato di P.S. “Zisa-Borgo Nuovo” e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno sventato il furto di un autovettura che era stato quasi portato a compimento.
Decisivo antefatto all’arresto è stato il passaggio di un poliziotto libero dal servizio, in forza al Commissariato “Zisa-Borgo Nuovo” che ha notato cosa stesse accadendo su strada e lo ha tempestivamente segnalato al numero di soccorso pubblico, chiedendo ed ottenendo rinforzi.
Allo stesso tempo preziosa, ai fini della cattura dei malviventi, è stata l’attività di raccordo tra le varie pattuglie intervenute, realizzata dal poliziotto, attraverso una tempestiva e puntuale comunicazione della posizione di fuga dei malviventi.
In viale Michelangelo, poco prima della mezzanotte, l’agente, aveva notato le movenze sospette di due giovani intenti ad armeggiare nei pressi di cofano e sportello di una Alfa Romeo Mito.
Il poliziotto, allo scopo di attendere l’evoluzione degli eventi ed aver certezza che si stesse compiendo un reato, procedeva col proprio mezzo qualche metro oltre ed arrestava la marcia in zona defilata dalla quale avrebbe potuto scorgere senza esser visto cosa i tre stessero facendo.
Quando il furto stava per compiersi, il poliziotto veniva notato dai malviventi che si davano a precipitosa fuga a bordo di una vettura di appoggio all’interno della quale, in tre, si lanciavano in direzione di Borgo Nuovo.
Costantemente seguiti dall’agente, i fuggitivi venivano raggiunti e bloccati dopo alcune centinaia di metri da due pattuglie di polizia che avevano raccolto la segnalazione di “ladri in fuga” diramata dalla centrale operativa della Polizia di Stato.
La perquisizione effettuata dagli agenti addosso ai malviventi e della vettura usata per la fuga consentiva di rinvenire e sequestrare l’occorrente per il furto: una chiave a cricchetto modificata, una chiave a bicchiere modificata, un tubo in ferro modificato a bicchiere, una forbice con manico di colore rosso, una pinza, una tronchessa, un cacciavite modificato a punteruolo, una centralina di autovettura, nonché un coltello a serramanico e ciò che sembra essere refurtiva proveniente da precedente furto, sulla cui origine sono in corso indagini.
I tre sono stati tratti in arresto e si trovano, attualmente reclusi presso la locale casa circondariale “Lorusso”.
Commenta con Facebook