Avrebbe tentato, nello scorso mese di ottobre, di violentare una donna sulla spiaggia di Altavilla Milicia nella zona dell’Ombelico di Venere, in provincia di Palermo. Con questa accusa i carabinieri della stazione di Altavilla Milicia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari con braccialetto elettronico emessa dal gip di Termini Imerese, su richiesta della procura, nei confronti di un 33enne di Belmonte Mezzagno.
Le accuse
L’uomo è accusato di violenza sessuale aggravata, rapina, danneggiamento, lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere. Tutti capi di reato che lasciano immaginare anche la presenza di oggetti utili a minacciare la vittima.
La vittima
La vittima è una donna di 36 anni che aveva deciso di fare un bagno fuori stagione lo scorso 3 ottobre approfittando delle temperature miti. L’uomo le sarebbe piombato addosso, armato di coltello, e avrebbe puntato l’arma alla gola della malcapitata. In base al racconto ed alla ricostruzione dei fatti la vittima sarebbe riuscita a reagire e a chiamare il numero di emergenza, il 112, sottraendosi, dunque, al suo assalitore.
L’aggressione continua
Ma l’aggressione non si sarebbe conclusa in quel momento. Al contrario l’aggressore avrebbe insistito, le avrebbe strappato il cellulare per impedirle di comunicare con le forze dell’ordine e lo avrebbe distrutto prima di fuggire via a bordo di un furgone.
Il danneggiamento per coprire la fuga
Ma prima di andare via, temendo una ulteriore reazione da parte della sua vittima, l’uomo avrebbe tagliato i copertoni dell’auto della donna per non essere inseguito.
I carabinieri, a distanza di oltre due mesi, sono, però. riusciti a risalire all’identità del presunto aggressore attraverso il furgone. Gli indizi avrebbero permesso alle indagini di concentrarsi su un commerciante che ha un furgone simile a quello visto lungo il litorale di Altavilla quella mattina. In seguito la vittima, nel corso di un riconoscimento tra quattro uomini, ha confermato l’identità del suo presunto violentatore.
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