Carmela Tomaselli, 41 anni, per tre volte era stata trasportata dai sanitari del 118 a Villa Sofia per un forte mal di pancia. Per tre volte i medici del pronto soccorso, dopo analisi e controlli, l’avevano dimessa. La donna, che abita in via Giulio Verne allo Zen, accusava sempre dolori.

La prima volta era arrivata al Pronto soccorso il 21 dicembre alle 18. Vi era rimasta fino alle 2 di notte per poi essere dimessa senza una diagnosi o una terapia. Ma i dolori non erano cessati e la donna era tornata al pronto soccorso il 29 dicembre. In quel caso era arrivata con una autoambulanza dopo una telefonata al 118. Per la seconda volta era stata visitata e poi dimessa, secondo il racconto dei familiari.

Il 5 gennaio la terza crisi di dolore e la chiamata al servizio di soccorso ma, in questo caso, dopo una prima visita era stato il marito a firmare la cartella rifiutando il trasporto in ospedale.

Carmela Tomaselli è morta il 6 gennaio. I sanitari del 118, giunti nella sua abitazione, hanno solo potuto constatare l’avvenuto decesso probabilmente causato da una emorragia. Adesso la procura ha aperto un’inchiesta perché vuole vederci chiaro su quello che sembra l’ennesimo caso di malasanità. I carabinieri indagano e hanno raccolto tutte le cartelle i ricoveri che si trovano sul tavolo del pm che ha disposto l’autopsia.

Ci sono diversi aspetti da chiarire compreso la decisione dei familiari di rifiutare il ricovero. Su questo le versioni sono contrastanti.

Da Villa Sofia fanno sapere che la signora Carmela Tomaselli è arrivata la prima volta il 21 dicembre prima nel pomeriggio poi la notte. I medici hanno eseguito l’ecografia all’addome ed esami ematochiimici. Sono stati riscontrati calcoli alla colecisti.

La donna ha rifiutato l’osservazione clinica ed è tornata a casa. Il 29 dicembre è tornata e i medici hanno eseguito una nuova ecografia, una tac all’addome, la visita chirurgica poi è stata dimessa con una cura per i calcoli alla colecisti con una relazione per il medico curante. Il quadro non era ritenuto così grave.