Organizzare l’Expo Sicilia a Taormina a maggio del 2017 e a margine del G7? E che problema c’è? L’annuncio nel giorno della riunione dei sindaci del comprensorio del governatore Crocetta non ha colto impreparata l’efficiente macchina organizzativa della Regione siciliana, già perfettamente rodata nella vetrina milanese del 2015.

Subito sono state bandite le gare per l’acquisto degli indispensabili strumenti di lavoro come scope e palette e sono stati organizzati corsi di formazione sulla pulizia dei padiglioni. Per una volta l’amministrazione siciliana può contare su professionalità presenti al suo interno: pare che per le docenze ci si avvarrà di dirigenti regionali in possesso del giusto know how, quale per esempio Dario Cartabellotta, già responsabile del Cluster mediterraneo nell’Expo del 2015 e immortalato mentre spazzava lo spazio espositivo siciliano nell’evento milanese.

Pronti anche gli scatoloni e i magazzini per ospitare i decreti ingiuntivi dei nuovi creditori, che si aggiungeranno a quelli dei tanti fornitori che da anni aspettano di essere pagati dalla Regione siciliana. Risolta anche l’annosa questione dell’esposizione di reperti archeologici in manifestazioni di questo tipo: al posto delle statue Demetra e Kore di Morgantina presenti all’Expo di Milano, ci sarà una scultura bronzea a grandezza naturale, che riprodurrà l’ormai famosa foto del presidente desnudo sulla spiaggia di Tusa, con i gioielli governativi coperti da una copia del Giornale di Sicilia.

Appuntamento clou dell’Expo a Taormina sarà il “Masterchef della legalità”, a cui parteciperanno il senatore Beppe Lumia, l’ex magistrato Antonio Ingroia e il presidente Crocetta, che sembra essere il favorito grazie alla sua ricetta segreta mafia free. L’unico serio rischio è che i capi di Stato presenti al G7, dopo aver conosciuto Crocetta e aver ammirato le sue prodezze, facciano a gara per accaparrarselo. E questo sarebbe una vera e propria sciagura per i siciliani che tanto lo amano e per le sorti dell’isola, che lui sta trasformando nel paese delle meraviglie.