Slittano, ma probabilmente solo di qualche settimana, le nomine alla Regione siciliana.
Due anni di proroga per l’avvocato generale della Regione

Giovanni Bologna Dirigente generale Regione siciliana
L’avvocato generale della Regione Giovanni Bologna resterà in carica per altri due anni, ovvero fino alla data di collocamento in quiescenza. Lo ha stabilito oggi la giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani, che ha approvato la proroga dell’incarico alla guida dell’Ufficio legislativo e legale della Presidenza.
Le altre nomine tecnicamente meno urgenti
La conseguenza diretta di questa decisione è il rinvio delle scelte per le altre nomine. Il contratto a scadere per primo, infatti, era proprio quello di Bologna mentre pe gli altri c’è ancora un poco di tempo.
Un altro dirigente verso la proroga
Ma c’è u altro dirigente che viaggia verso una proroga come Bologna. Si tratta di Roberto Sciarratta, attualmente alla guida del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Sciarratta avrebbe dovuto lasciare gli uffici a breve per il fatto di aver raggiunto i 65 anni e invece resterà fino al 31 dicembre 2027 come Bologna.
Gli altri verso le nomine
Ma in scadenza o destinati ad altri incarichi ci sono altri dirigenti apicali dell’amministrazione regionale. C’è, ad esempio, Ignazio Tozzo, che sembra lanciato verso la poltrona più alt della burocrazia regionale, quella di segretario generale, di fatto il dirigente dei dirigenti regionali. Attualmente Tozzo è ragioniere generale della Regione, in pratica l’uomo che tiene i cordoni della borsa.
Colianni cerca un direttore
Sul piatto anche la nomina del dirigente generale del Dipartimento Energia dove il nuovo assessore Francesco Colianni cerca un alto burocrate per un ruolo strategico in un assessorato a corto di funzionari. Attualmente alla guida del Dipartimento c’è Calogero Burgio ma il suo incarico scade nella prima metà del mese di agosto. C’è ancora qualche tempo per trovare un sostituito ma viste le difficoltà bisogna pensarci adesso.
A conti fatti il rinvio dei dirigenti permetterà di prendere fiato e farà slittare anche le scelte per il sottogoverno. E lì i nomi da incasellare nello scacchiere sono tanti
Commenta con Facebook