I ballottaggi nei comuni siciliani non esistono più. E’ il risultato del voto odierno della prima commissione dell’Assemblea regionale siciliana al ddl che punta ad abolire il secondo turno alle elezioni amministrative.

Una decisione che ha del clamoroso specie se si considera che l’Italicum (semmai si dovesse andare a votare con questa norma) ha addirittura introdotto il ballottaggio per decretare la vittoria alle Politiche.

Non ci vuole molto a capire che la proposta è figlia dei risultati delle ultime amministrative che hanno visto il Movimento 5 Stelle fare l’en-plein. E il voto in commissione riafferma questa ipotesi: l’unica bocciatura è arrivata dai due pentastellati.

“E’ finita 8 a 2. Si sono coalizzati tutti, senza differenza di colore o appartenenza. Finalmente si sono palesati ed hanno dato vita al Partito della Nazione, anzi della Regione – dice a BlogSicilia Salvo Siragusa del M5S -. E’ una legge costruita per sterilizzare il Movimento 5 Stelle”.

L’analisi dell’esponente grillino sul ddl, che comunque dovrà passare dall’Ars, è impietosa: “E’ molto simile all’attuale norma che disciplina le Regionali con la differenza che con la vittoria di un candidato governatore viene eletto anche il suo listino, anche se Crocetta ha avuto da subito qualche problema di maggioranza. In questo caso non c’è nemmeno quello, così avremo sindaci eletti anche con il 20 o 15 per cento!”

I pentastellati sulla questione promettono battaglia e a breve sono previsti gli interventi anche dei big.

Per Gianfranco Miccichè, invece,  “l’eliminazione dei ballottaggi in Sicilia è atto di vera rivoluzione democratica”, così il coordinatore regionale di Forza Italia che ha promosso la norma “non può che esserne felice” perché “oggi ha vinto la politica e la politica ha fatto vincere la democrazia”.

Secondo l’ex sottosegretario “i ballottaggi, mutati ormai gli scenari del Paese, creavano un vulnus di rappresentanza, per cui a vincere non era mai il progetto politico voluto dalla gente, ma il sindaco meno peggio, come ampiamente dimostrato dalle ultime amministrative. Per la prima volta si annullano i ballottaggi, ancora una volta la Sicilia è laboratorio di buona politica”.

Alice Anselmo, presidente del gruppo Pd, dice che “il ddl approvato in commissione è un punto di partenza: la posizione del Pd è nota, in questo momento era importante superare la fase di stallo e arrivare in aula, dove sarà possibile migliorare il testo”.

Per il segretario regionale del Pd Fausto Raciti “Soglia dei ballottaggi al 40%, doppia preferenza di genere, eliminazione del voto confermativo: la nostra proposta sulla riforma elettorale era e rimane questa. Se, su questa base, sarà possibile raggiungere un’intesa ampia che eviti scivoloni d’aula, il PD farà la propria parte fino in fondo. Viceversa, altre versioni della legge non troveranno il nostro sostegno”.

Adesso si attende il voto dell’Aula dove si affaccia comunque una legge sulle elezioni negli Enti locali che sembra destinata a cancellare un istituto, quello del ballottaggio, che è stato un caposaldo della Seconda Repubblica.

 

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