Problemi alla viabilità in via Villagrazia, a Palermo. Proprio nei pressi dell’omonima piazza situata nel cuore della III Circoscrizione, è venuto giù un pezzo di muro, i cui frammenti si sono depositati sulla sede stradale.

Gli operatori del Coime hanno transennato l’area da una decina di giorni, con ferri e nastro arancione posti a delimitare l’area e a segnalare il pericolo. Ma i detriti sono rimasti lì, in un punto critico per la circolazione stradale.

Adelfio (FdI): “Strettoia in un punto cruciale di via Villagrazia”

La via, già stretta di suo, è a doppio senso. E, a poche decine di metri dal punto del crollo, vi è una scuola. Fatto che, soprattutto durante gli orari di apertura e chiusura dei plessi, potrebbe creare code. Un’area che subirà, inevitabilmente, l’arrivo di un inatteso flusso di mezzi, che transitano in zona per circumnavigare l’area del ponte Corleone, già trafficata di suo. Un percorso “consigliato” dai navigatori nelle ore di punta ma che, a sua volta, potrebbe diventare fonte di code e di attese anche di diversi minuti.

A segnalare il problema in zona è il consigliere della III Circoscrizione Giovanni Adelfio. “Circa una settimana fa, è crollata una parte di un muro nei pressi di piazza Villagrazia. Il Comune ha predisposto i lavori di messa in sicurezza, attraversogli interventi effettuati in zona dagli operatori del Coime. La restrizione della sede stradale però rimane, in un tratto già stretto di suo. Fatto che causa degli evidenti disagi alla viabilità, perchè le macchine sono costrette ad allargare la traiettoria e la strada è a doppio senso”.

Disagio che, sostiene l’esponente di Fratelli d’Italia, che potrebbe aggravarsi. Ciò in seguito alla riapertura delle scuole e dell’aumento delle restrizioni sul ponte Corleone. “In più, proprio a pochi passi da qui, vi è una scuola. E con la riapertura del plesso la situazione in via Villagrazia potrebbe peggiorare. Ciò alla luce anche dello stato del ponte Corleone e delle future restrizioni, che porteranno più di un automobilista a passare da qui. Bisogna mettere in sicurezza l’area, togliere i detriti e di trovare una soluzione fattibile al tema viabilità”.

 

 

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