“L’utilizzo di un casolare con l’impiego di un insospettabile come appoggio anche come autista per gli incontri con i familiari. L’uso di un appartamento da destinare a nascondiglio, peraltro distante dal precedente immobile e, anche in tale caso, con la copertura di un ulteriore fiancheggiatore, questa volta pluripregiudicato.

Sono l’ulteriore testimonianza che Giovanni Vitale aveva alle spalle una vera e propria organizzazione di sostegno logistico – finanziaria, resa ancora più evidente dal ritrovamento ed il sequestro di documenti, oggetto di accertamenti da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo”.

Lo dice il comandate provinciale dei carabinieri di Palermo Antonio Di Stasio commentando l’arresto del latitante Giovanni Vitale ieri nelle campagne tra Giardinello e Montelepre.

“Solo un personaggio realmente di spicco all’interno di Cosa Nostra, – aggiunge Di Stasio – così come dimostrano le cronache, può fare affidamento su di una rete che gli assicuri in caso di necessità, un appoggio a 360 gradi”.