Ha rincorso e minacciato con il coltello il suo ex e per questa ragione è stata denunciata dai carabinieri. Protagonista della vicenda è la giovane vittima della violenza sessuale di gruppo, avvenuta al Foro Italico di Palermo, nel luglio 2023 quando la ragazza aveva 19 anni. Dopo aver subito gli abusi, la giovane si è trasferita in Brianza. Per quell’episodio sono stati condannati 7 imputati, uno all’epoca minorenne.
Secondo quanto emerso, i militari sono intervenuti su richiesta di alcuni passanti, i quali hanno visto la ragazza con in mano un coltello rincorrere un giovane, mentre lui scappava in bicicletta. Quando i carabinieri sono arrivati i due stavano passeggiando uno accanto all’altra, e nello zaino della ragazza hanno trovato un coltello lungo trentaquattro centimetri. A quel punto lei ha ammesso di aver agito nell’ambito di una lite, dopo che lui le avrebbe chiesto di girare un video in cambio di stupefacenti, all’interno dell’appartamento dove la ragazza abitava. Discussione a seguito della quale, per le urla a tarda notte, il padrone di casa le avrebbe chiesto di lasciare l’abitazione. Appresa la notizia l’ avvocato della giovane ha deciso di rimettere il mandato.
“Lascio il patrocinio della mia assistita per lo stesso motivo per cui l’ho accettato, cioè per affermare il principio della tutela di chi subisce un sopruso e una violenza. Nel caso della violenza sessuale, il sopruso comincia non appena venga a mancare la consensualità, che sia all’inizio del rapporto o nel corso di esso. Tuttavia le sue dichiarazioni pubbliche nel corso di varie interviste e i suoi comportamenti post processuali mi inducono a riconsiderare la sua personalità e la narrazione stesa di quanto le è accaduto rispetto a quella fatta a me quando ha richiesto il mio patrocinio professionale e che ha portato al risultato processuale della condanna degli imputati. Inoltre apprendo che lei stessa di recente si è resa parte attiva di comportamenti violenti mirati al ferimento di un ragazzo con cui aveva avuto un rapporto sentimentale”.
Lo dice l’avvocato Carla Garofalo che ha assistito la giovane nei processi: sia dello stupro di gruppo che in quello di revenge porn. “Tutto questo fa venir meno le ragioni che mi avevano portato ad assumermi il suo patrocinio, cioè la difesa della parte più debole e della libertà di scelta delle donne – aggiunge l’avvocato – Se è la stessa giovane a mettere in opera comportamenti del tutto aderenti a un modello sociale violento e maschilista e offensivi del diritto, non sarò più io a difenderne le ragioni”.
La giovane dopo il processo ha aperto un profilo a pagamento su Onlyfans e ha preso parte a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche. Per la vicenda dello stupro di gruppo avvenuto a luglio del 2023 al Foro Italico sono stati condannati sette giovani. Uno di loro era minorenne. Le condanne da 8 anni e 8 mesi a 4 anni sono definitive tranne per uno dei sette che è stato condannato in appello e ha presentato ricorso in cassazione.






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