Per prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, l’Assemblea regionale siciliana, 4 anni fa, ha approvato una legge specifica. La norma si concentra anche su cyberpedofilia, dipendenza digitale e il sexting, prevedendo una tutela educativa, sociale e psicologica dei minori, in particolare in ambienti scolastici e nei luoghi di aggregazione giovanile. Inoltre, la Regione incoraggia un uso consapevole del web e iniziative di contrasto al fenomeno revenge porn.
E’ istituita, nell’ambito della giunta regionale, la Consulta sul bullismo e sul cyberbullismo, che ha lo scopo di raccogliere informazioni al fine di ottimizzare le azioni contro questi fenomeni. La consulta viene supportata da un garante per l’adolescenza e da vari dipartimenti che si occupano di disagio, devianza e dipendenza; ne fanno parte varie figure importanti come l’esperto di servizi di sociali e rete internet che fa da tramite con la polizia postale e gli uffici statali. L’organismo propone attività di rete con altri soggetti europei per prevenire la violenza esercitata tramite gli strumenti digitali e permette la partecipazione gratuita per chiunque volesse aiutare a sconfiggere questi fenomeni.
Campagne di sensibilizzazione e interventi finalizzati alla risoluzione di questi problemi possono essere seguiti anche dalle aziende sanitarie che attraverso protocolli, accordi o collaborazioni con le forze dell’ordine o le istituzioni scolastiche, mettono a disposizione competenze e strumenti sociali, pedagogici e psicologici. Vengono incoraggiate la partecipazione e il coinvolgimento dei genitori e, soprattutto, l’attivazione di programmi di sostegno e recupero in favore dei minori vittime, autori e spettatori di atti di bullismo e con il gruppo classe in cui si sono verificati.
Ilary Rama 4Csa, Michela Scarpaci 4Csa, Gabriele Lupia 4Dsa

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