Il Coronavirus non intacca l’arrivo dei soldati USA in Europa per l’esercitazione “Defender Europe 20”. Anche se l’annuncio di questa suscitò nervosismo a Mosca, il punto ora è che i soldati americani non sono tenuti a rispettare le norme previste per contenere la diffusione dell’epidemia. Il Coronavirus però non è sottovalutato, infatti il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha detto che tutto proseguirà come programmato, ma potrebbero esserci dei cambiamenti in caso di necessità. «Andiamo avanti nonostante le preoccupazioni per il Coronavirus. Stiamo monitorando la situazione perché potrebbe avere conseguenze anche per la Nato, ma al momento non c’è alcuna cancellazione».

 

L’Oms sta per dichiarare la pandemia per il Covid-19, ma non tutti sembrano aver capito la gravità della cosa, come in questo caso gli USA che stanno mandando 20mila soldati nei porti e aeroporti europei per l’esercitazione Defender Europe 20, senza l’obbligo di rispettare le norme preventive sul Coronavirus che valgono invece per i civili. I tempi e le procedure della missione rendono impossibile sottoporre tutti i soldati alle norme sanitarie sul Coronavirus e impedire che entrino in contatto con gli abitanti nei turni di riposo.

 

Il motivo della scelta di non adottare le misure anti-contagio potrebbe essere l’assicurazione fornita dallo US Army Europe, che afferma di star monitorando il Coronavirus e che le sue forze sono in buona salute. Non è da sottovalutare inoltre, l’impatto ambientale che avrà un’esercitazione militare di questo tipo: saranno coinvolti i carrarmati Usa Abrams, pesanti 70 tonnellate con corazze di uranio impoverito, che consumano 400 litri di carburante per 100 chilometri.

 

Quel che più colpisce è che gli Stati Uniti, dove sta crescendo la diffusione di Sars-CoV-2, suggeriscono di non viaggiare in Italia se non strettamente necessario, con allerta di livello 3 per l’Italia e 4 per Lombardia e Veneto per il Coronavirus, tuttavia non si preoccupano di far adottare precauzioni ai loro soldati.