L’anno scolastico si chiude con una riforma imposta dall’emergenza coronavirus. La didattica a distanza diventa obbligatoria, la maturità si farà con un maxi colloquio, gli esami di terza media sono cancellati e la promozione sarà assicurata a tutti, seppur con voti insufficienti in pagella. E come spiega la ministra all’Istruzione, Lucia Azzolina, non è escluso che anche “il nuovo anno scolastico cominci da casa qualora dovessero persistere rischi da coronavirus”.

 

Il decreto scuola che oggi approderà in Consiglio dei ministri prevede il potenziamento della didattica a distanza che sta creando non pochi problemi. A cominciare dalla mancanza di computer e di connessione per tutte le famiglie fino alla carenza di formazione informatica per i docenti alle prese con la classe virtuale per la prima volta. Inoltre, gli studenti avranno voti reali sulle pagelle, anche le insufficienze, che potranno recuperare all’inizio del prossimo anno scolastico. Tutti promossi alla classe superiore e tutti ammessi agli esami di Stato.

 

Per quanto riguarda la modalità degli esami di Stato, ci sono varie possibilità. Se le scuole dovessero riaprire entro il 18 maggio, si potrebbero svolgere in presenza con le dovute modifiche, tra cui commissioni di esame con tutti commissari interni e un presidente esterno e il secondo scritto facilitato, scritto dalle singole commissioni. Se invece non dovessero riaprire: gli esami per la terza media salterebbero del tutto e gli studenti avrebbero solo un voto finale; per la Maturità invece è previsto un esame ridotto consistente in una sola prova orale online, del valore di 60 punti.