Le mascherine, ormai introvabili, sono dispositivi importanti per il contenimento del contagio da Covid-19, ma sul loro utilizzo gli scienziati si dividono. L’OMS afferma che non c’è bisogno che le portino le persone sane perché basta rispettare la distanza di un metro, mentre, in Cina e a Hong Kong le usano tutti.

 

Questa sembra essere la soluzione corretta secondo Susanna Esposito, presidente di Waidid e professore ordinario di Pediatria all’Università di Parma, poiché “in giro ci sono persone asintomatiche che, senza mascherina, possono diffondere il virus. Il distanziamento non basta: se usciamo dobbiamo mettere la mascherina”. Esposito, con i colleghi Nicola Principi, dell’università di Milano e Ivan Hung, dell’University of Hong Kong, scrive una lettera al rivista Nejm chiedendo di raccomandare l’uso di queste, insieme all’igiene delle mani che da sola non basta.

 

Alla fine del messaggio i tre esperti chiedono ai ricercatori cinesi, autori dello studio sulla diffusione del virus a Wuhan, se per limitare i casi di contagio “raccomanderebbero l’uso della maschera chirurgica da parte di soggetti sani nella vita di tutti i giorni, in particolare una volta che il picco sia passato e le restrizioni relative al distanziamento sociale saranno allentate”, per non correre il rischio di una seconda ondata.