- Colapesce e Dimartino, nella cover di “Povera patria” il cameo virtuale di Franco Battiato
Colapesce e Dimartino scelgono Povera patria
come brano da reinterpretare durante la serata delle cover. A differenza di altri, loro saranno soli: nessun artista è stato convocato per il consueto duetto; nemmeno Franco Battiato, a cui appartiene la paternità della canzone. A proposito di Battiato, i due assicurano di non aver pensato a una sua canzone solo perché anche lui è siciliano.
“Povera Patria” un brano indimenticabile e sempre attuale. Un’invettiva politica che nel 1991 – alla vigilia dell’esplosione di Mani Pulite – gli valse anche la Targa Tenco. Un pezzo che oggi, a Sanremo 2021, Colapesce e Dimartino portano nella serata delle cover omaggiando una vera e propria icona della musica italiana.
Nella cover anche un cameo virtuale di Battiato sul finale. È infatti la voce originale di Franco Battiato a cantare il verso che chiude la canzone:
“Se avremo ancora un po’ da vivere/La primavera intanto tarda ad arrivare”
Colapesce e Dimartino Raccontano
«Povera Patria – per noi è quasi più importante che cantare la nostra canzone. È un omaggio sincero a un artista che ci ha cambiato la vita e che rappresenta un’idea di musica libera e coraggiosa. Abbiamo chiesto a Battiato di poter utilizzare la sua voce originale nel verso finale, forse il più importante, una domanda che porta con sé la speranza di un cambiamento. La primavera, che oggi più che mai tarda ad arrivare, e aspettiamo tutti arrivi presto».
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