“Sono stata più volte contattata con richieste di sesso esplicito nei bagni o nei post cena lavorativi, per non parlare dei messaggi espliciti nelle chat”. Lo afferma a BlogSicilia, Benedetta D’Anna, 40 anni, siracusana di origini piemontesi, la bancaria licenziata dall’istituto di credito per cui lavorava da 17 anni, a causa delle foto osè e dei film hard sulle piattaforme per adulti.

Come ha inizio la sua vicenda?

Sono stata sospesa il 4 novembre con una lettera di rimprovero che riportava tutti i miei post su una piattaforma per contenuti per adulti e per l’uso dei social. Credo che questo dimostri come qualcuno, evidentemente, si è iscritto su questa piattaforma. Mi hanno dato la possibilità di inviare le mie contestazioni, pregandomi, però, di non rivolgermi ad un legale. Cosa che non ho fatto, infatti ho assunto un difensore.

Che motivazioni ha avuto per il suo licenziamento?

Ho ricevuto il mio licenziamento con una Pec, a decorrere dal 4 novembre, giorno della mia sospensione. Nei giorni precedenti, ero stata contattata su WhatsApp da un responsabile di zona per un colloquio in ufficio ma mi sono rifiutata, rispondendo di rivolgersi al mio avvocato.

La motivazione è legata alla violazione di una norma sulla rottura del patto di fedeltà, come se avessi svolto un lavoro in conflitto con quello in istituto. Non v’è stata alcuna trasgressione da parte mia, perché quell’articolo si riferisce ad eventuali occupazioni che mettono a rischio il segreto bancario.

Ovviamente, non l’ho mai violato, ho svolto lavoro in altro campo in orari diversi rispetto a quelli in banca.

Lei denuncia il mobbing e richieste esplicite di sesso. In che modo?

“Sono stata più volte contattata con richieste di sesso esplicito nei bagni o nei post cena lavorativi, per non parlare dei messaggi espliciti nelle chat. E’ stato un continuo, venivano, inoltre, diffuse voci su una mia presunta attività di accompagnatrice. Mai svolto. Queste cose mi hanno disturbato nel corso di questi anni, forse i miei rifiuti hanno scatenato delle vendette.

E adesso?

Ho deciso di dedicarmi al settore attrice per adulti.

La donna, dopo la sospensione,  ha girato il primo film hard dal titolo “La bancaria di Siracusa”, con il nome d’arte di Bennygreen.