Un sudanese di 26 anni, Sabir Ahmed Abdalla, è stato destinatario di un fermo per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina eseguito dagli agenti della squadra mobile di Siracusa.
Secondo quanto emerso nelle indagini dei magistrati della Procura distrettuale antimafia di Catania, il giovane, nelle settimane scorse, è arrivato ad Augusta, insieme ad altri migranti, a bordo di una nane ong ma grazie alle testimonianze degli stranieri la polizia è venuta a sapere che il sudanese era uno dei carcerieri dei campi in Libia, gestiti da una organizzazione criminale, dove i migranti sarebbero stati costretti a stare subendo numerosi casi di violenze in attesa di partire per raggiungere l’Europa attraverso la Sicilia.
Per gli inquirenti, l’indagato avrebbe partecipato a tutte le fasi preparative della traversata in mare, in particolare, si sarebbe occupato di mantenere l’ordine all’interno degli immobili in Libia dove erano sotto sequestro i migranti, privati della libertà e sottomessi con violenze e minacce. Il sudanese, inoltre, si sarebbe reso responsabile di violenze psicologiche e fisiche, ai danni degli stranieri anche con l’uso di bastoni.
Il fermo è stato eseguito a Crotone, in quanto l’indagato si trova nel Cara di Isola di Capo Rizzuto. Il Gip di Crotone ha convalidato il fermo della Dda di Catania nei confronti del sudanese che si trova in carcere.