• In 6 Comuni del Siracusano si andrà alle urne
  • Si voterà a Ferla, Lentini, Noto, Pachino, Rosolini, Sortino
  • Tra i candidati il titolare della villa dove ha soggiornato Selvaggia Lucarelli
  • A Noto, corre per sindaco il direttore del carcere di Siracusa

Sono sei i Comuni del Siracusano in cui si andrà al voto il 10 ed 11 ottobre:  Ferla, Lentini, Noto, Pachino, Rosolini, Sortino. C’è tempo fino al 15 settembre per presentare le candidature ma il quadro politico sembrerebbe ormai chiaro.

Solo a Lentini, Sortino e Ferla si presenteranno i sindaci uscenti, rispettivamente Saverio Bosco, Vincenzo Parlato e Michelangelo Giansiracusa mentre a Noto non correrà Corrado Bonfanti che ha concluso il mandato. Gli elettori di Pachino torneranno alle urne dopo 7 anni ma soprattutto dopo oltre 24 mesi di commissariamento a seguito della decisione del ministero dell’Interno, assunta nel febbraio del 2019, di sciogliere il Comune per infiltrazione mafiosa.

In corsa a Rosolini il proprietario della villa del caso Lucarelli

La candidatura a sindaco più curiosa è quella a Rosolini dove corre un medico, Tino Di Rosolini, con una lunga militanza politica alle spalle, protagonista questa estate della polemica con la giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha soggiornato nella villa di cui è proprietario l’esponente politico. Oltre a lui, ci sono altri 4 nomi: l’uscente Pippo Incatasciato, sfiduciato nel marzo scorso dal Consiglio comunale, e poi  Giovanni Spadola, Corrado Vaccaro e Franco Di Tommasi

A Noto candidato a sindaco direttore di un carcere

Tra le elezioni più attese ci sono quelle a Noto anche per il valore simbolico della città, la capitale mondiale del barocco, conosciuta in tutto il mondo. Solo due al momento i candidati: il bancario Corrado Figura ed Aldo Tiralongo, che si guadagna da vivere da direttore di un carcere. E’ a capo del penitenziario di contrada Cavadonna, nel territorio di Siracusa, dove, nel marzo del 2020, si registrò una violenta rivolta di detenuti. Tiralongo sembrerebbe pescare nel bacino del Centrosinistra, più eterogeneo il fronte dell’altro candidato.

A Pachino in corsa due donne

Sono, allo stato, 4 i candidati per la poltrona di sindaco a Pachino: Corrado Quartarone, Carmela Petralito, Barbara Fronterrè, e Fabio Fortuna. Una donna sindaco sarebbe un’assoluta novità nel centro agricolo: Barbara Fronterrè è un’imprenditrice nel settore del food con interessi a Marzememi, uno dei borghi marinari più suggestivi della Sicilia,  gravitante nell’area del Centrosinistra. Carmela Petralito è, invece, una insegnante, più vicina a Fratelli d’Italia. In lizza anche Quartarone, promosso da Forza Italia e vicino all’ex deputato regionale, Pippo Gennuso. E poi Fabio Fortuna, avvocato, primo dei non eletti nel M5S alle regionali del 2017.

Raffica di candidati a Lentini

A Lentini, sono 8 i possibili candidati: detto dell’uscente Bosco, ci sono in lizza Rosario Lo Faro sostenuto dal Pd, Articolo 1 e di altre tre liste civiche, Stefano Battiato storico esponente di Forza Italia. Tra le novità Maria Cunsolo, vicina al  M5S, Francesca Reale, che gode del sostegno del Nuovo Mpa, Maria Adagio, militante ecologista e di sinistra, la commerciante Laura Vacirca e Antonio Giardinaro sostenuto da una sua lista civica.

I Comuni montani: Ferla e Sortino

Si vota anche in 2 Comuni montani: a Sortino, l’uscente Vincenzo Parlato, se la vedrà con Carlo Auteri e Nuccio Giaccotto mentre a Ferla, per il momento, sembra non avere rivali Michele Giansiracusa, esponente di Azione, che ricopre l’incarico anche di Capo di gabinetto del Comune di Siracusa, essendo nel cerchio magico del sindaco, Francesco Italia. Giansiracusa è al secondo mandato ma potrà correre per un terzo dopo la riforma all’Ars sugli Enti locali che consente ai primi cittadini dei Comuni con meno di 5 mila abitanti di governare per 3 legislature.

 

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