Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a poche ore dalla proclamazione dello sciopero della Cgil per denunciare il genocidio in corso a Gaza, aveva subito bocciato l’iniziativa del sindacato sostenendo che non solo non avrebbe portato nulla al popolo palestinese ma avrebbe creato disagi agli italiani.

Il sindaco di FdI

Ad Augusta, venerdì sera, si sono presentati in tanti in piazza Duomo per denunciare gli orrori ed i massacri nella Striscia di Gaza e non è passata inosservata la presenza del sindaco, Giuseppe Di Mare, esponente di Fratelli d’Italia, partito in cui è entrato poco meno di un anno fa, in occasione di un incontro sul turismo, organizzato dai vertici nazionali di FdI a Brucoli a cui prese parte anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa. L’ingresso di Di Mare tra i meloniani era stato benedetto dal deputato regionale, Carlo Auteri, poi separatosi da FdI e transitato nella Dc e dall’allora vicepresidente vicario della Camera dei Deputati, Manlio Messina anche lui dimessosi dal partito.

La giunta alla manifestazione

Come scrive Ecostiera, un quotidiano online di Augusta, il primo cittadino non era da solo, insieme a lui c’era un pezzo della sua giunta, rigorosamente di Centrodestra, tra cui il vice sindaco, Biagio Tribulato, esponente del Mpa-Grande Sicilia, fedelissimo del deputato regionale, Peppe Carta, uno degli azionisti di riferimento dell’amministrazione comunale, e poi gli assessori meloniani, Pino Carrabino e Tania Platania ed ancora gli assessori Salvo Serra, della Lega e Roselina Greco di Forza Italia.

Infine, in piazza Duomo si è visto Marco Stella, presidente del Consiglio comunale di Augusta, nonché coordinatore cittadino della Democrazia cristiana, molto vicino al parlamentare regionale, Carlo Auteri.  Evidentemente, i temi legati alla Palestina hanno scosso l’amministrazione comunale ma i maligni sottolineano che ad Augusta si voterà il prossimo anno ed il sindaco è pronto ad ottenere un secondo mandato.

I rapporti tra il sindaco e FdI

Tuttavia, i rapporti tra Di Mare e Fratelli d’Italia sono piuttosto turbolenti, al punto che è stata avviata un’istruttoria disciplinare nei confronti del sindaco per il suo comportamento tenuto in occasione delle nomine del Comitato di Sorveglianza della nuova società idrica, in cui ha preso una posizione opposta a quella del deputato nazionale del partito, Luca Cannata, contrario alla rosa su cui si sono trovati d’accordo il Mpa-Grande Sicilia, Forza Italia, e Azione. Prima di quella circostanza, c’era stato il precedente dell’elezione del Libero consorzio che ha visto il successo di Michelangelo Giansiracusa: da Augusta sarebbero dovuti transitare nella lista sostenuta da FdI 4 voti ma, alla fine dei conti, ne sarebbero arrivati solo due.