il blitz a Noto

Presi i “Bonnie e Clyde” della truffa, marito e moglie latitanti da 2 anni

Pensavano che i Carabinieri avessero smesso di cercarli dopo due anni dalla sentenza con la quale erano stati condannati in via definitiva. I due, marito e moglie, entrambi appartenenti alla comunità dei caminanti, avevano lasciato la loro abitazione di Città Giardino – frazione di Melilli (SR) e si erano rifugiati presso una villetta di parenti individuata nel quartiere Aranci Dolci di Noto (SR).

Le indagini e gli appostamenti

Dopo numerosi servizi di osservazione e controllo nei pressi del quartiere, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Noto (SR) hanno individuato la villetta dove i due si nascondevano e hanno atteso il momento giusto per entrare in azione allorquando hanno avuto la certezza della presenza di entrambi i ricercati in casa.

Il blitz

Verso ora di pranzo è scattato il blitz, Carabinieri in abiti civili ed in uniforme hanno circondato l’abitazione e fatto irruzione all’interno sorprendendo i due ricercati.

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L’uomo dovrà scontare la pena definitiva di 5 anni e 2 mesi di reclusione per estorsione, furto e truffa, mentre la donna, per il solo reato di truffa, è stata condannata in via definitiva a 7 mesi di reclusione, pena sospesa.

La coppia aveva consumato i reati contestati tutti al nord Italia tra Mantova ed Ivrea tra il 2010 e il 2017.

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I caminanti

I camminanti (caminanti in siciliano), o siciliani erranti, sono un gruppo nomade diffuso in Sicilia (la comunità più cospicua si trova proprio nel comune di Noto, in provincia di Siracusa), ma semi-stanziale anche a Milano, Roma e Napoli. I camminanti sono ben distinti dalle altre popolazioni nomadi presenti in Italia, come rom o sinti. La loro origine non è nota con certezza. Al riguardo, sono state formulate delle ipotesi, come quella secondo cui sarebbero dei discendenti dei sopravvissuti al terremoto del Val di Noto del 1693. Sembrerebbe che il ceppo originario provenga da Adrano e che frequentassero Noto come meta di passaggio già verso il 1910/1920.

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