E’ durata 19 mesi l’esperienza da questore di Siracusa, Benedetto Sanna, 62 anni, che chiude anche la sua carriera nella polizia. Andrà in pensione e tra i suoi progetti, come ha svelato ai giornalisti nel corso della conferenza stampa tenutasi stamane nella sua stanza, c’è quella di un libro.

Siracusa, record nel consumo di droga

“Vado via – ha detto il questore Sanna – ma consapevole di aver trascorso un periodo splendido in questa città che presenta varie complessità. Tra queste c’è certamente la droga: secondo uno studio de Il Sole 24 Ore, la città è al settimo posto come consumo. Nel corso di questa mia esperienza a Siracusa, la Questura ha messo in campo delle azioni di contrasto al traffico degli stupefacenti, prova ne sono le diverse operazioni che sono state portate a termine”.

“Serve prevenzione”

“Questo non basta, infatti abbiamo deciso – ha aggiunto Sanna – di avviare delle attività di prevenzione, promuovendo degli incontri nelle scuole, allo scopo di spiegare gli effetti devastanti che hanno le droghe sulla salute. La domanda, purtroppo, non si abbassa, sono convinto che sia necessaria una azione più massiccia sotto l’aspetto preventivo, i cui risultati si vedranno nel medio lungo periodo”

Le violenze di genere

Un’altra specificità di Siracusa, sulla scorta dell’esperienza del questore Sanna e del lavoro dei poliziotti, sono le violenze di genere. “Ogni giorno si registrano casi, sono numeri davvero impressionanti”.

Un nuovo arresto della polizia

E proprio oggi, gli agenti di polizia hanno arrestato un uomo di 64 anni, residente a Priolo, che ha minacciato la sua ex compagna di ucciderla come Giulia Cecchettin, la ragazza veneta vittima di femminicidio.

La carriera di Sanna

Sanna chiude così una carriera nella Polizia di Stato, iniziata nel 1986, nel corso della quale ha ricoperto ruoli apicali, infatti è stato Direttore del servizio reparti speciali con la responsabilità organizzativa nazionale dei 15 Reparti mobili, degli 11 Reparti volo e degli Specialisti della Polizia di Stato. Tra le esperienze più significative, la direzione del  commissariato di Corelone, dove ha svolto delle attività investigative sul clan dei Corleonesi, inoltre, da componente della Dia partecipò alle indagini per individuare gli autori della strage di Capaci.