Si terrà domani mattina a Siracusa la Conferenza dei sindaci per discutere della bozza sulla nuova rete ospedaliera. Nel piano, predisposto dall’assessorato regionale alla Salute, è indicata la mappa dei servizi per gli utenti che devono fornire ospedali, cliniche, ambulatori.
Meno posti letto per Lentini e Avola
Nel Siracusano, secondo quanto prevede la bozza resa nota nei giorni scorsi da BlogSicilia, è indicata una riduzione di 12 posti letto. Si tratta di un taglio di 16 posti fra Avola (-6) e Lentini (-10) solo parzialmente compensati dai 4 in più assegnati all’Asp di Siracusa.
Le periferie penalizzate
Insomma, ad essere penalizzati sono soprattutto gli ospedali periferici, un dato che emerge anche in altre province della Sicilia. All’ospedale di Caltanissetta arriveranno 20 posti letto in più ma Gela ne perderà sei. Enna guadagnerà 16 posti ma nel capoluogo ma c’è, comunque, polemica perché viene a mancare del tutto il reparto di radioterapia. Tagli invece, all’ospedale di Piazza Armerina che perderà 12 posti letto.
Il caso di Ortopedia nell’ospedale Avola-Noto
C’è molta preoccupazione, nella zona sud del Siracusano, per la sorte del reparto di Ortopedia, ricavato al Trigona di Noto, ma facente parte dell’ospedale unico Avola-Noto, definito dall’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, tra le 28 strutture di eccellenza italiane. Il reparto esegue 14 mila prestazioni annue, 8 mila quelle al Pronto soccorso, inoltre gli interventi ammontano a circa mille l’anno.
La lettera a sindaci e deputazione regionale
L’associazione Cittadinanzattiva, attraverso la sua assemblea territoriale della zona sud, ha lanciato l’allarme sulla nuova rete ospedaliera, ed ha scritto a tutte le istituzioni, tra cui i parlamentari regionali Riccardo Gennuso, Carlo Auteri, Tiziano Spada, Giuseppe Carta e Carlo Gilistro. “In particolare, si pone all’attenzione degli organi istituzionali in indirizzo la grave perdita di posti letto di Ortopedia/Traumatologia che vengono ridotti dai 16 attuali a 9”.
L’ospedale Dea di primo livello
Inoltre, “la mobilità attiva – si legge nella lettera – degli interventi ortopedici incide fortemente sull’economicità di sistema dell’ASP”, per cui “appare ingiustificata la riduzione dei posti letto di Ortopedia, considerando che l’Ospedale di Avola/Noto è un Dea di primo livello. L’Unità Operativa di Ortopedia dovrebbe dunque ricevere una particolare attenzione per la sua specificità”.
Cosa faranno i sindaci?
Nella giornata di domani, i sindaci si confronteranno su questi temi e bisognerà comprendere come reagiranno i primi cittadini della zona nord e sud a questa bozza del Governo regionale.
Le critiche dell’Anci Sicilia
Tra coloro che prenderanno parte all’incontro ci sarà Paolo Amenta, in qualità di sindaco di Canicattini Bagni, che, nei giorni scorsi, nelle vesti di presidente dell’Anci Sicilia ha tuonato contro l’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni, per chiedere la convocazione della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e sociosanitaria” al fine di conoscere il piano “e poter valutare l’impatto sui territori e, anche alla luce del fatto che sono in corso le conferenze dei sindaci convocate” si legge nella nota dell’Anci rilanciata dall’Ansa.
La nuova rete ospedaliera su un binario morto
In tutto questo, però, c’è da fare i conti con la burocrazia siciliana: la bozza, dopo l’approvazione dei sindaci, dovrà tornare in assessorato e seguiranno altri passaggi fino all’approvazione definitiva. Ma è probabile che si arriverà alle soglie del 2027, in concomitanza con la elezioni regionali, per cui, con un nuovo Parlamento la bozza sarà riscritta.
L’ira di Gennuso, “inammissibile riduzione dei posti letto”
Il taglio dei posti letto ha scatenato la protesta del deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso. “Quello che mi era stato assicurato – dice Gennuso a BlogSicilia – non si è verificato perché non è ammissibile una riduzione di posti letto negli ospedali di Lentini e di Avola-Noto. In quest’ultimo, abbiamo la fortuna di avere uno specialista di Ortopedia, come il dottore Piccione, che grazie a lui il reparto è diventato un’eccellenza, peraltro in questa struttura arrivano pazienti provenienti da altre province. Impensabile, inoltre, una riduzione di 20 posti a Lentini che drena la “migrazione” di utenti siracusani verso le strutture del Catanese: non vorrei che, in questo modo, si favorissero presidi di altre province. Chiederemo chiarimenti al direttore generale Iacolino ed all’assessore regionale per capire su cosa si sono basati per operare questi tagli. Questa bozza, se è come è stata rappresentata, è un disastro”.






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