Ci sono segnali chiari circa il rimpasto nella giunta di Francesco Italia e la prima avvisaglia è arrivata nella seduta del Consiglio comunale di ieri per l’approvazione del regolamento dell’Ostello di Cassibile, la struttura per ospitare lavoratori stagionali stranieri che verrà aperta nella giornata di oggi.

Il voto in Consiglio

A votare nella stessa direzione, sono stati, oltre ai movimenti e partiti a sostegno del sindaco, anche il Mpa ed Insieme, che, stando ad autorevoli fonti politiche, avrebbero fatti passi in avanti per entrare nell’amministrazione, contro cui, nella scorsa tornata elettorale, si erano schierati, votando per il candidato sindaco del Centrodestra, Ferdinando Messina.

L’intesa tra Mpa e Italia

Le cose cambiano, specie in politica, peraltro il Mpa filtra con Italia dalla fine delle elezioni della scorsa primavera, avendo raggiunto l’accordo per la presidenza del Consiglio comunale, assegnata ad Alessandro Di Mauro, vicino al deputato regionale del Mpa, Giuseppe Carta, mentre la vicepresidenza è andata a Conci Carbone, esponente di Azione,  sindaco, di cui è una fedelissima.

La mano tesa di Cafeo

Da settimane, l’ex parlamentare regionale Giovanni Cafeo ha lanciato messaggi distensivi al sindaco, proponendogli una collaborazione politica con Insieme, il movimento di cui fa parte anche Alfredo Foti, proprio per evitare allo stesso Italia di rimanere “stritolato” nella morsa di Carta. Un messaggio che sembrerebbe essere stato recepito da Italia.

I nomi caldi di Mpa e Insieme

Impazza, il toto nomi sugli esponenti dei due partiti che potrebbero fare parte della giunta Italia. In merito al Mpa, in lizza ci sarebbero Salvo Cavarra e Marco Zappulla mentre Insieme potrebbe mettere in pista proprio Alfredo Foti, ex assessore ai Lavori pubblici della giunta Garozzo o Alessandro Schembari, ex assessore dell’amministrazione Italia.

I dubbi di Carta

Il Mpa, però, preferirebbe che in giunta ci fosse Forza Italia piuttosto che Insieme: i rapporti politici tra Cafeo e Carta non sarebbero idilliaci anche se, nelle ore scorse, lo stesso parlamentare regionale autonomista, in merito alla realizzazione del nuovo ospedale a Siracusa ha sollevato perplessità sui finanziamenti garantiti dal presidente della Regione, Renato Schifani, leader indiscusso di Forza Italia.

Sud chiama Nord

Sud chiama Nord dovrebbe avere un secondo assessore che si aggiungerebbe ad Edy Bandiera, vicesindaco, e neo vice coordinatore regionale del movimento di Cateno De Luca. In pole position ci sarebbe Alessandro Spadaro, ex assessore all’Ambiente della giunta di Centrodestra di Roberto Visentin.

Noi per la città

Anche Noi per la città, il movimento politico che si è schierato nella tornata elettorale del 2023 al fianco del sindaco Italia, dovrebbe avere un secondo assessore. Tra i nomi che circolano per affiancare Enzo Pantano c’è quello di Sergio Imbrò, anche lui ex assessore della giunta Italia.

Chi potrebbe uscire

Ma chi sono i candidati a lasciare l’attuale giunta? Secondo altre autorevoli fonti politiche, chi rischia sono Fabio Granata, in amministrazione con Italia dal 2018, Barbara Ruvioli, Giancarlo Pavano e Teresella Celesti. Sarebbero, invece, confermati Giuseppe Gibilisco, Pierpaolo Coppa, Edy Bandiera ed Enzo Pantano.

La quota rosa

In questo modo, l’amministrazione perderebbe la rappresentanza femminile, per cui i discorsi andrebbero rifatti. Secondo una fonte politica, potrebbe esserci il ritorno di Conci Carbone, ex assessore alla Politiche sociali, che lascerebbe vacante la poltrona di vicepresidente. A quel punto, si dovrebbe procedere ad una nuova elezione con candidato Sergio Imbrò. L’altra ipotesi è che Sud chiami Nord “sacrifichi” Alessandro Spadaro, coordinatore cittadino di ScN, per fare spazio ad una donna.