Il Manx Gp è una vera e propria sfida tecnica per i motociclisti. Una corsa con tante sfide principalmente contro se stessi e contro l’asperità del circuito ricavato sull’Isola di Man. Gui e noie tecniche sono da mettere in conto. Il pilota netino Salvo Sallustro – neocampione italiano Civs Naked – ha vinto la sua sfida personale tagliando il traguardo al suo esordio nel Manx Gp.

In sella alla sua Kawasaki ER-6N, il siciliano ha concluso in 37ma posizione, su 56 partenti, con il tempo complessivo di 1h32’07”455. Un risultato che sui 60,72 km del percorso dell’isola britannica valgono quasi come una vittoria vista l’asperità del tracciato.

La settimana di preparazione e l’incidente in prova

La settimana di preparazione a sabato stava procedendo liscia, senza alcun problema se non il memorizzare le curve e trovare la traiettoria migliore.

L’imprevisto, però, è dietro l’angolo e colpisce durante la seconda sessione di giovedì 24. Qui, infatti, su un tratto da percorrere in quinta piena (sui 160 km/h) un pilota, probabilmente risucchiato dalla scia, colpisce all’altezza della ruota posteriore Sallustro.

I due vengono scaraventati al di là del muretto sul bordo del tracciato ed entrambi sono volati per circa 40 metri. Fortunatamente i soccorsi sono giunti sul posto nel giro di pochi minuti con tanto di elisoccorso. Nonostante la moto ufficiale era irrecuperabile e le condizioni fisiche non erano ottimali, il netino è riuscito a superare le visite mediche ed a concludere con non poca fatica la gara di domenica.

Sallustro “Risultato che riempie di felicità”

Questo il racconto di Sallustro. “Siamo veramente soddisfatti del nostro Manx GP. È un risultato che ci riempie di felicità. La preparazione è iniziata nel migliore dei modi, avevo a disposizione due Kawasaki ER-6N, una muletto e una da gara. Con quella da gara mi sono trovato subito a mio agio con l’impianto frenante. Purtroppo però, durante la seconda sessione di prove di giovedì, un pilota che avevo superato e mi stava in scia, ha sbagliato l’approccio ad una curva ed ha colpito la mia ruota posteriore con la anteriore. Dopo l’impatto, tutti e due siamo volati al di là del muretto di bordo strada e siamo atterrati una quarantina di metri più avanti”.

Il recupero dall’incidente e la gara

Il pilota netino prosegue il racconto sulla sua esperienza nel Manx Gp . “Fortunatamente i soccorsi ci hanno raggiunto dopo pochi minuti e mi hanno trasportato in ospedale con l’elisoccorso. Tutta la giornata di venerdì l’ho passata a letto, impossibilitato a muovermi con una lussazione all’altezza del malleolo con interessamento ai tendini, degli strappi sui quadricipiti interni. Nonostante ciò avevo avvisato il team che sabato avrei gareggiato lo stesso. Della prima moto non abbiamo potuto recuperare nulla e quindi optato per la muletto. Il sabato sono riuscito a superare, a fatica, le prove mediche ma, probabilmente grazie all’adrenalina, i primi due giri li ho completati abbastanza bene. Durante il pit stop però il dolore si è fatto più intenso e nonostante abbia realizzato i giri più veloci, sono stati veramente duri da portare al termine. Questo, per noi, è un risultato storico che abbiamo portato a termine solo grazie al coraggio e alla caparbietà. Adesso mi dedicherò al recupero dall’infortunio perché se non fosse per le stampelle farei veramente tanta fatica anche solo per camminare. In chiusura, ci tengo a ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di arrivare fin qui e portare a casa un risultato così importante”.