Decine e decine di cittadini segnalano difficoltà nell’accesso alla piattaforma online dedicata al concorso di democrazia partecipata, lo strumento previsto dalla legge regionale del 2014 che consente di destinare il 2% dei trasferimenti regionali a progetti scelti direttamente dai siracusani.

Al momento della registrazione su piattaforma Camelot, secondo quanto riferito dagli utenti, il sistema si blocca, sia con Spid sia con Cie, dando vita ad un farraginoso meccanismo di autorizzazione da parte del supporto informatico di Camelot che consente di poter votare solamente dopo molte ore, in alcuni casi fino ad un paio di giorni. 

Mangiafico punta il dito contro l’Amministrazione comunale: “Non siamo nel Terzo Mondo, benché ancora una volta l’Amministrazione comunale di Siracusa concorra in tal senso. Invitiamo il Comune a risolvere immediatamente questa problematica e a non utilizzarla come pretesto infantile per tornare alle votazioni in presenza, vanificando il percorso di transizione digitale. Siracusa, purtroppo, è già agli ultimi posti in Italia per innovazione.”

Il movimento chiede dunque che il Comune intervenga con urgenza per garantire a tutti i cittadini la possibilità di partecipare al voto online senza ostacoli tecnici.

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