Nuova occupazione della spiaggia di via Iceta, nella zona di Riviera Dionisio il Grande, dove non è possibile accedervi via terra. E’ circondata da palazzi che, anno dopo anno, hanno circondato questo lembo di sabbia, in piena città.

L’occupazione della spiaggia e la notte trascorsa all’aperto

Un nutrito gruppo di manifestanti, guidati da Marco Gambuzza, componente del Comitato regionale del Pci di Siracusa, ha deciso, questa volta, di trascorrere la notte qui ma dopo esserci arrivati a bordo di canoe o altrw piccole imbarcazioni.

Tanti gli striscioni che sono stati esposti, quasi tutti di sollecito alle istituzioni di consentire la restituzione della spiaggia alla fruizione pubblica, creando magari dei varchi da terra ma sono mancati nemmeno quelli polemici, soprattutto all’indirizzo dell’amministrazione comunale, colpevole di essere sorda a quanto previsto dalla legge, per cui vanno garantiti gli accessi al mare.

La petizione

“Dimissioni” si legge in un cartello ma ce ne sono anche di sapore ambientalista: “Basta inquinare”. Per la liberazione della spiaggia di via Iceta, è stata avviata una petizione (chng.it/zBkM4wh2K2) per chiedere “al Sindaco e al Consiglio Comunale di rendere fruibile il mare in città e di approvare una modifica urgente e condivisa del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo”. Si viaggia verso le 2 mila firme e gli organizzatori hanno deciso di consegnarle nelle mani dell’amministrazione comunale, sperando che si possano prendere provvedimenti, insieme agli altri enti.

Lo scontro sullo Sbarcadero di Santa Lucia

“Troppe sono le concessioni, troppi gli abusi e gli accessi negati, troppe le barriere architettoniche. Troppa è la cementificazione e l’appropriazione illecita del demanio marittimo” ha detto ancora una volta Gambuzza, che contestualmente, in collaborazione con altri manifestanti, si è reso protagonista di una protesta contro una struttura privata ricavata nell’area dello Sbarcadero di Santa Lucia che si sarebbe ritagliata un pezzo di spiaggia. Seppur in possesso di autorizzazioni, il responsabile del Pci di Siracusa ritiene che vi siano delle irregolarità, come la presenza di barriere che impedirebbero un facile accesso alla spiaggia. “Ieri pomeriggio, alle ore 17,15 – scrive Gambuzza –  chiusure totali per l’ingresso nella battigia: sono finiti i 10 giorni di tempo per rimuovere i tornelli, cancelli e staccionate”.