Il dramma dell’odio nell’Eletta di Sofocle, il sogno di dare la vita per il compagno nell’Alcesti di Euripide e l’amore folle e incestuoso nella Fedra di Seneca vanno in scena al Teatro Antico di Siracusa.

Il cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche vedrà in scena Elettra di Sofocle e Alcesti di Euripide dal 13 maggio al 19 giugno e Fedra di Seneca dal 23 al 26 giugno. Poi gli spettacoli saranno portati in tournée con l’opera latina che sarà messa in scena sicuramente a Taormina e probabilmente in altri teatri di pietra siciliani ed Elettra che invece approderà al Teatro romano di Ostia antica.

Quello di Siracusa con oltre 110.000 presenze è il festival teatrale di prosa più importante in Italia e un evento unico al mondo. L’Inda è oggi l’unica istituzione italiana a produrre spettacoli di teatro classico di alto livello adatti alla rappresentazione nei teatri di pietra.

“La forza dell’Inda non sta solo nella capacità di produrre spettacoli di altissimo livello – spiega il commissario straordinario Pier Francesco Pinelli – ma anche in un connubio particolarissimo assolutamente unico con un monumento unico e straordinario. Quest’anno è stato molto particolare perché tutto è partito in forte ritardo e per noi è stato come scalare il Mortirolo, adesso però vediamo la vetta davanti a noi e io sono soddisfatto del lavoro fatto fino a questo momento insieme a tutto il personale della Fondazione”.

L’Elettra di Sofocle, l’opera che aprirà la stagione 2016, è stata affidata a Gabriele Lavia che ritorna a Siracusa a distanza di 16 anni dal trionfo con Edipo Re messo in scena nel 2000.

Trama di Elettra – Oreste, figlio di Agamennone, dopo una lunga assenza su ordine di Apollo torna a Micene, per vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto. Da bambino Oreste, essendo erede al trono, era stato salvato da sicura morte dalla sorella Elettra che da allora vive nella sola speranza di riabbracciarlo e vendicare il padre. Oreste dunque torna a Micene all’insaputa di tutti, e organizza un tranello: diffonde la falsa notizia della propria morte. Elettra è disperata. Ottenuta la prova della fedeltà della sorella, Oreste le rivela la propria identità, ed insieme organizzano un piano per attuare la loro vendetta.

Sarà invece un debutto alle rappresentazioni classiche quello di Cesare Lievi, regista di Alcesti e Carlo Cerciello che invece dirigerà Fedra.

Trama di Fedra – Fedra, figlia del leggendario re cretese Minosse, vive una tormentata passione per il proprio figliastro Ippolito. Spinta dalla nutrice, rivela il suo amore ad Ippolito, che indignato, fugge dalla reggia. Fedra decide di vendicarsi, così, quando Teseo ritorna dalla sua impresa negli Inferi, gli racconta, mentendo, che Ippolito ha cercato di abusare di lei. Teseo, infuriato, invoca la maledizione sul figlio, che muore in modo orribile. Quando il cadavere di Ippolito viene riportato alla reggia, Fedra confessa il suo inganno a Teseo e si uccide. Al padre non resta che piangere la propria sorte, e ricomporre il corpo del figlio fatto a pezzi, ordinando ai servi di gettare il corpo di Fedra in un fossato.

Trama di Alcesti – Zeus ha condannato Apollo a vivere come schiavo nella casa di Admeto, re di Fere in Tessaglia, per espiare la colpa di aver ucciso i Ciclopi .Grazie alla sua benevola accoglienza, Apollo nutre per Admeto un grande rispetto, tanto da ottenere dalle Moire che l’amico possa sfuggire alla morte, ma a condizione che qualcuno si sacrifichi per lui. Nessuno, tuttavia, è disposto a farlo, né gli amici, né gli anziani genitori: solo l’amata sposa Alcesti si dichiara pronta. Nel frattempo giunge a palazzo Eracle, intento in una delle dodici fatiche, per chiedere ospitalità. Admeto lo accoglie con generosità, pur non nascondendogli la propria afflizione, tanto da essere costretto a spiegargliene il motivo. Sarà l’intervento di un servo a rivelare ad Eracle la vera identità della donna “non consanguinea” morta. L’eroe, decide così di andare nell’Ade per riportarla in vita.

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