Interventi di manutenzione straordinaria nei torrenti e nei canali del territorio comunale di Erice, in provincia di Trapani. I lavori, per un importo complessivo di 730 mila euro, si sono resi necessari a causa delle precarie condizioni in cui versano questi corsi d’acqua e prevedono il ripristino della sezione idraulica.
Per realizzarli è stata stata stipulata una convenzione fra l’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, diretta da Leonardo Santoro, e il Comune che ha segnalato le criticità del proprio territorio e ha redatto e trasmesso il progetto esecutivo.
In particolare, saranno effettuati interventi sui canali San Cusumano – Tonnara; Canale delle Femmine – Pizzolungo; Stele di Anchise – San Cusumano; Ospedale; Ospedale 2; via Cesarò Alta; Torrebianca; Torrebianca-Rigaletta; Rigaletta; canale in prossimità della via Naso-località Ballata; via del Pegno – località Rigaletta; porzione canale Minetta – località Napola; porzione canale Emanuela – località Lenzi-Napola.
“Anche stavolta – dice il segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro – la sinergia fra enti pubblici si è rivelata efficace e consentirà la realizzazione di importanti lavori di manutenzione straordinaria che metteranno in sicurezza diversi corsi d’acqua che, altrimenti, costituirebbero un serio pericolo per la pubblica incolumità, come purtroppo accaduto tante altre volte in passato”.
Il 12 dicembre è stato approvato dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia il progetto esecutivo per la ricostruzione di una sezione del vallone Mulè, nel territorio del comune di Realmonte, nell’Agrigentino.
Gli interventi alla “spalla” destra idraulica, che costeranno 90 mila euro e avranno una durata di 60 giorni consecutivi dalla consegna dei lavori, si sono resi necessari a seguito delle ingenti precipitazioni che hanno aggravato le condizioni del corso d’acqua, determinando, di fatto, un’ostruzione.
In pratica, parte delle gabbionate di contenimento si sono ribaltate nel tratto dell’attraversamento a monte con la strada provinciale 68 e si sono adagiate nell’alveo del torrente, per una lunghezza di 15 metri. Assieme ad altri detriti e alla vegetazione spontanea ostruiscono l’alveo quasi per intero, creando uno sbarramento al normale deflusso delle acque che, in occasione di intense precipitazioni, potrebbe comportare un’esondazione del torrente mettendo a rischio gli edifici limitrofi e la strada provinciale.
Il progetto, redatto dagli uffici del Genio civile di Agrigento e approvato dall’Autorità diretta da Leonardo Santoro, prevede il ripristino delle sezioni di deflusso del vallone e la pulizia dell’alveo dalla vegetazione ostruttiva: la rimozione di tronchi, arbusti, ramaglie e canneto trascinati nell’alveo a seguito degli eventi alluvionali; la risagomatura dell’alveo e il ripristino delle gabbionate ribaltate; la manutenzione della sponda “in destra idraulica” del torrente; la rimozione di detriti e sedimenti e, infine, il conferimento dei detriti in discarica.