dietro il delitto ci sarebbe una vendetta di mafia

Omicidio Lombardo, chieste due condanne a 30 anni

Il pm della Dda Piero Padova ha chiesto la condanna a 30 anni ciascuno di Rosario Scalia e Giuseppe Genna, imputati dell’omicidio di Salvatore Lombardo ucciso a Partanna, nel Trapanese, il 21 maggio 2009.

Il processo si celebra in abbreviato. Scalia sarebbe stato il basista dei killer, Genna avrebbe fornito loro l’auto per fuggire dopo il delitto.

L’omicidio fu commesso da Attilio Fogazza e Nicolò Nicolosi, entrambi ora collaboratori di giustizia, condannati separatamente a sedici anni di reclusione. I due si sono autoaccusati dell’omicidio di Lombardo che fu ucciso con due fucilate, davanti a un bar.

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Sarebbe stato punito per aver rubato un camion carico di merce del supermercato Despar. E all’epoca, gestore “di fatto” del supermercato era Giovanni Domenico Scimonelli, imprenditore vicino al boss Matteo Messina Denaro che per conto del latitante avrebbe riciclato denaro sporco nella grande distribuzione alimentare.

Scimonelli è stato condannato all’ergastolo come mandante dell’omicidio. Il processo è stato rinviato all’8 maggio per la sentenza.

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