BOLOGNA (ITALPRESS) – “Al netto delle capacità dei Comuni e della Regione di intervenire sarebbe indispensabile per la sopravvivenza una nuova moratoria, una nuova concessione di crediti. Siamo in una situazione nella quale dobbiamo scegliere il meno peggio. Non abbiamo possibilità di scelte ottimali. Oggi il meno peggio, al netto di ristori più importanti, al netto di sconti sulla Tari, su tutto quello che è la tassazione locale, abbiamo bisogno che le nostre aziende abbiano un pò di liquidità”. Lo dice all’Italpress Valerio Veronesi, presidente della Camera di Commercio di Bologna.

Dal Palazzo della Mercanzia, casa delle imprese bolognesi nel cuore della città, sono i numeri che raccontano il momento difficile del tessuto economico cittadino. Secondo gli ultimi dati, tra luglio e settembre sono nate 959 attività, il 22% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Per Veronesi nei mesi del lockdown “al netto dei pochi ristori le aziende non hanno fatto altro che indebitarsi, ma si sono indebitate in un modo intelligente ben sapendo che quando fai un debito è sempre un debito”, come ad esempio lasciando “loro il primo anno di ammortamento”. Ora, invece, “queste moratorie – sottolinea Veronesi – non ci sono state per cui non possiamo pensare che le aziende da marzo ad oggi hanno avuto modo di rincassare per tutti i debiti che hanno fatto”.

Per Veronesi occorrerebbe “ripetere la stessa operazione che è stata fatta a marzo, parzialmente o interamente. Solo così probabilmente potremo scongiurare quello che non è un problema per le aziende, diventerà fattibilmente un problema sociale”.
In merito alle elezioni comunali del 2021 auspica un governo forte della città: “se noi vogliamo risolvere il problema sociale, dobbiamo avere un’economia di territorio forte e dobbiamo dialogare con le imprese e i rappresentanti delle imprese”.
(ITALPRESS)