“Il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. È iniziato con una citazione del drammaturgo Leo de Berardinis l’intervento della consigliera comunale Ersilia Saverino per la giornata di dibattito “Storie di un altro mondo” sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione che si è svolta a Palazzo della Cultura alla presenza dell’assessore comunale all’Urbanistica Salvo Di Salvo, del sindaco di Pedara Antonio Fallica e della direttrice artistica e presidente dell’associazione culturale Isola Quassùd di Catania Emanuela Pistone, vincitrice del bando “MigrArti 2017 sezione spettacolo” promosso dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo con il progetto “Pro/fundus – storie di un altro mondo”.

“Sappiamo bene che la Sicilia, Catania in particolare, rappresenta geograficamente la porta d’ingresso naturale dei migranti che arrivano dall’Africa e dal Medio Oriente – ha spiegato la consigliera Saverino – Una migrazione che da circa vent’anni interessa decine di migliaia di persone richiedenti asilo ogni anno. A ciascuno di loro va garantito il totale riconoscimento della dignità e dell’uguaglianza, nel pieno rispetto di tutti gli strumenti nazionali e internazionali adottati in tema di diritti umani». «Il traguardo dell’inclusione però – ha aggiunto – è un percorso possibile solo se la questione viene affrontata quotidianamente, mettendo in campo attività di promozione e diffusione di buone pratiche, capaci di accogliere e integrare, e utilizzando tutti gli strumenti disponibili, a partire dall’arte, in tutte le forme d’arte, compreso il teatro, quale strumento forte e straordinario di incontro tra civiltà diverse”.

“Pertanto, è necessario favorire e stimolare continui scambi interculturali – ha rimarcato la consigliera – affinché la diversità delle culture, che all’origine determina il rifiuto dell’altro, del diverso, del lontano, fino ad apparire un pericolo per i fondamenti culturali e religiosi del nostro Paese, non sia più una limitazione ma una fonte di arricchimento e legittimazione reciproca”.

A entrare nel vivo della giornata, di fronte a un parterre composto dai giovani studenti delle scuole del capoluogo etneo, è l’ideatrice del progetto Emanuela Pistone: «Lavorare con le nuove generazioni attraverso la creatività del teatro e della cultura, ci consente di adottare una nuova chiave di lettura per conoscere ed esplorare le storie, le emozioni e le esperienze di chi arriva nel nostro territorio per un futuro migliore. Il ricco programma di attività previsto dal progetto Pro/fundus – ha continuato – rappresenta un’opportunità per noi e per i nostri giovani di comprendere che solo lo scambio tra culture diverse rappresenta l’unica via percorribile per la costruzione di una società civile basata sul valore dell’interculturalità». Presenti anche i ragazzi della Liquid Company (Abulie, Alpha, Arouna, Yrgalem, Mithat, Abass e Emanuela)  Ramzi Harrabi, musicista e presidente di “International students coordination” e partner del progetto di Siracusa; Cettina Nicosiano, mediatore culturale de “I Girasoli” e partner del progetto di Mazzarino (Caltanissetta); Jérôme Vallette e Valerie Langer docenti al “College and business school André-Chavanne” di Ginevra e Sara Scudero, volontaria dell’associazione “Refugees Welcome Italia” di Catania.