In controtendenza rispetto al trend nazionale, risultano in calo (-7,7% nel 2015) i canoni d’affitto a Palermo, dove i locatari resistono piu’ che altrove in Italia nello stesso appartamento: 48 mesi contro una media italiana di 27,4 mesi.

Questi sono alcuni dei dati emersi dal Rapporto sulle locazioni 2015 di Solo Affitti, franchising immobiliare
specializzato nella locazione, elaborato con il supporto scientifico di Nomisma. Secondo questo studio, illustrato in
occasione dell’apertura della nuova agenzia di Solo Affitti in corso Calatafimi a Palermo, anche a Napoli e Bari gli inquilini cambiano casa meno frequentemente (ogni 36 mesi ciascuno) mentre a Cagliari, Ancona e Campobasso (18 mesi ciascuno) sono meno “fedeli”.

A Palermo si registra una contrazione dei prezzi d’affitto per tutte le tipologie di immobile, da mono (-14%) e Bilocali (-10,5%) a Trilo (-4,9%) e quadrilocali (-3,9%). A livello nazionale i canoni d’affitto sono tornati a crescere dopo 5 anni di contrazione (+1,7% nel 2015), trainati soprattutto dai grossi incrementi registrati a Bologna (+11,6%), Perugia (+9%) e Bari (+8,5%), cosi’ come a Napoli (+6,3%), Genova (+5,5%) e Catanzaro (+5,2%). In alcune piazze, tuttavia, e’ persistito il segno meno: oltre a Palermo ci sono stati decrementi anche a Potenza e Campobasso (-5% ciascuno), Roma (-2,2%), Trieste (-1,9%) e Trento (-1,2%).

Secondo il Rapporto sulle locazioni 2015 prendere casa in affitto nel capoluogo siciliano richiede un esborso medio di 449 euro, oltre 60 euro in meno rispetto ai 516 della media italiana. Il canone di locazione sale a 489 euro (558 in Italia) per un appartamento arredato e a 510 euro (572 in Italia) per uno dotato di garage.

Milano si conferma anche nel 2015 la citta’ piu’ cara per gli affitti (canone medio di 916 euro) superando Roma (809) di oltre un centinaio di euro. Seguono Firenze (645 euro), Bologna (568 euro), Venezia (566 euro), Napoli (546 euro). Vivere in affitto costa meno che altrove a Potenza (379 euro), Campobasso (381 euro), Perugia (396 euro) e Catanzaro (399 euro).

Sempre piu’ palermitani ricorrono alla cedolare secca (80% dei casi) nella stipula dei contratti di locazione, preferendola alla tassazione Irpef che nel capoluogo siciliano, cosi’ come in Italia, viene utilizzata sempre meno. Secondo Solo Affitti la nuova tassazione e’ impiegata mediamente l’87% delle volte a livello nazionale, con punte del 97% a Perugia, del 95% a Napoli, del 93% ciascuno a Roma, Venezia e Firenze.

Palermo e’ uno dei capoluoghi di regione dove si utilizzano di piu’ i contratti d’affitto liberi 4+4 (70%), preceduto solo da Milano (94%) e Potenza (90%). I palermitani ricorrono in misura marginale ai contratti transitori (30%) mentre non sottoscrivono per niente quelli con canone concordato (poco impiegati gia’ nel 2014, nel 10% dei casi). I contratti di locazione a canone concordato sono i piu’ utilizzati in Italia (dal 37,1% del 2014 al 43,1% del 2015) e nell’ultimo anno hanno superato per la prima volta quelli liberi 4+4, passati dal 39,8% del 2014 al 42,1% del 2015.

In calo l’impiego di contratti transitori, passati dal 20,9% del 2014 a 14,3% del 2015.

“In citta’ – afferma Simone Candela, titolare della nuova agenzia Solo Affitti di Palermo – la tipologia di abitazione in affitto piu’ richiesta e’ il trilocale, soprattutto in centro e semicentro, scelto dai potenziali inquilini nel 30% dei casi. Non mancano, tuttavia, le domande di quadri e bilocali, con percentuali del 20% ciascuno. Se per i due vani le zone preferite sono quelle di pregio e il centro, per i quattro locali si prediligono quelle semicentrali. A vivere in affitto sono per lo piu’ coppie con figli che rappresentano il 60% del totale mentre coppie senza figli, single e gruppi di 2 o piu’ persone che condividono un appartamento sono meno rappresentati e si ritagliano rispettivamente il 25%, 10 % e 5%”.

Il Rapporto di Solo Affitti rileva un significativo cambio dei costumi da parte degli italiani rispetto all’affitto, complice la crisi economica di questi anni. Rispetto all’ultimo anno le famiglie che prendono in affitto un appartamento come abitazione principale sono aumentate di quasi 10 punti percentuali, dal 50,3% del 2014 al 59,8% del 2015. Trend confermato anche a Palermo dove il dato tocca una punta dell’80%, cosi’ come a Trento, superiore al 75% di Campobasso e al 70,4% di Roma.

Diminuisce leggermente, a livello nazionale, la quota di richieste di locazione provenienti da lavoratori in trasferta (da 25,1% nel 2014 a 22,6% nel 2015) che a Palermo rappresentano il 20% del totale. Nel capoluogo siciliano occorrono piu’ tempo che altrove per trovare casa in affitto: 3,3 mesi contro i 2,3 necessari mediamente in Italia. Le citta’ dove la ricerca e’ piu’ lenta sono Napoli (3,8), Bari (3,5) e Aosta (3,3), quelle dove risulta piu’ veloce Perugia (1,5 mesi), Milano e Firenze (1,7 ciascuno) e Catanzaro (1,8).