“Dopo una campagna d’odio seminata dal Gruppo Espresso e seguita da tutta la sinistra inclusa Liberi e Uguali, si scatena l’odio comunista contro Forza Nuova: a Palermo un dirigente Forzanovista è stato colpito sul posto di lavoro, per poi essere legato e vigliaccamente massacrato di botte in dieci contro uno”.

recita così un comunicato stampa rilanciato da Forza Nuova a livelo nazionale. una nota nella quale si parla di “ritorno alle tecniche brigatiste”

“Invito tutti i militanti di Forza Nuova – dice il leader nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore – e tutti gli alleati di Italia agli italiani alla mobilitazione piena per evitare che la violenza comunista unita ai poteri forti soffochi la nostra voce”.

“Siamo tutti con Massimo Ursino – conclude – e questo sabato sarò a Palermo”. parole che suonano come un guanto di sfida lanciato con tutti i rischi che ne conseguono di un ritorno allo scontro fisico fra le frange di estermisti.

A Fiore da Palermo risponde Erasmo palazzotto di Liberi e Uguali “La violenza squadrista è sempre un atto criminale  e noi non abbiamo mai esitato a condannarla. Lo abbiamo fatto ieri quando l’ha subita un esponente di Forza Nuova, così come l’abbiamo fatto quando lo stesso dirigente di Fn picchiò selvaggiamente un immigrato”.

“Continuiamo a restare convinti che l’attività di organizzazioni che si richiamano esplicitamente al fascismo – continua Palazzotto – non dovrebbe essere consentita in Italia, così come prevede la nostra Costituzione. Ma è compito dello Stato far sì che il dettato costituzionale venga rispettato”.

“Per questo – conclude – chiediamo al Prefetto ed al Questore di Palermo di vietare la manifestazione prevista per sabato pomeriggio a Palermo e di adottare tutte le misure necessarie per evitare che la situazione degeneri e per assicurare che la campagna elettorale possa proseguire in un clima di confronto civile e democratico”.