Doveva essere il giorno del ritorno in auge dei tanti uomini e donne politici rimasti al palo negli ultimi anni, il giorno della rivincita anche di chi la politica ha continuato a farla ma senza riuscire nel salto di qualità.

Servirà, invece, un intero nuovo girone da aggiungere all’inferno di Dante per ospitare tutti i ‘silurati’,  i ‘trombati’ e i delusi di queste elezioni. In attesa di conoscere tutti i nomi che verranno fuori dai conteggi del proporzionale che al momento non possono fornire certezze visto il calcolo nazionale alla Camera e il riparto dei voti fra i partiti della coalizione anche al Senato, ci sono già tanti nomi illustri battuti all’Uninominale anche se alcuni sperano di rifarsi proprio nel plurinominale ovvero nella quota proporzionale di questa assurda legge elettorale.

I nomi che balzano subito agli occhi sono quelli di Francesco Cascio ex assessore regionale, ex presidente dell’Ars battuto nel collegio per la Camera Resuttana- San Lorenzo di Palermo da Aldo Penna uomo di tante battaglia radicali degli anni ’90 poi uscito dalla politica e oggi rientrato con i 5 stelle.

Nel collegio Palermo Settecannoli non sale un altro grande vecchio della politica: Antonello Antinoro, anche lui ex assessore regionale e tornato alla politica attiva dopo l’assoluzione che ha concluso una lunga vicenda giudiziaria. Viene battuto da Roberta Alaimo, pentastellata dell’ultima ora almeno sul fronte elettorale.

A Palermo centro e via Libertà Ada Terenghi viene battuta dal direttore sanitario dell’ospedale Di Cristina di Palermo Giorgio Trizzino mentre nel collegio Resuttana San Lorenzo ma per il Senato un altro grillino, Steni Di Piazza, spazza via Giulio Tantillo.

Grande delusione per il deputato uscente e vice Presidente nazionale di Nci Saverio Romano battuto da Giuseppe Chiazzese nel collegio Monreale – Bagheria

Ma i conteggi sul proporzionale mostrano altre mancate elezioni. E’ il caso dell’ex senatore Fabio Giambrone, fedelissimo di Orlando e più di recente presidente Gesap che era statoc andidato dopo l’adesione proprio di orlando al pd ma che viene bocciato dalle urne.

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Fra i silurati a sorpresa dalle urne nella quota proporzionale c’è anche la senatrice uscente Teresa Piccione del Pd seconda in lista al Senato dietro a Davide Faraone. Nel plurinominale scatta solo un posto per il sottosegretario uscente

I numeri sono impietosi. Dal punto di vista dei voti puri il successo 5 stelle in Sicilia è perfino maggiore dello storico consenso del 2001 al centro destra a guida Forza Italia. Insomma questo 28 a 0 vale perfino di più di quel 61 a 0.

E con i conteggi dei voti e l’attribuzione dei seggi nel proporzionale di nomi di ‘trombati’ ne usciranno sicuramente altri

 

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