La Sicilia è la regione con le tasse più alte d’Italia e lo sarà anche l’anno prossimo. Anche per il 2016 l’addizionale Irpef el’Irap resteranno a ai massimil ivelli possibili. La Regione ha infatti confermato le aliquote in vigore già da alcuni anni.

Sono le conseguenze che l’Isola continua a pagare per le le falle createsi prima in campo sanitario e poi sul bilancio. L’aliquota maggiorata è stata introdotta nel 2006 dal governo Prodi per recuperare il maxi deficit prodotto nella sanità dalle giunte Cuffaro. Questo fardello si sarebbe dovuto esaurire nel 2013 ma poi il governo Crocetta ha acceso il maxi-mutuo trentennale con la Cassa depositi e prestiti per pagare i debiti delle imprese. L’accordo con il governo nazionale impone alla Regione per almeno tre anni di non poter diminuire le aliquote, ma il divieto potrebbe essere esteso se Palazzo d’Orleans non dimostrerà di avere il Bilancio in pareggio. Il buco da 500 milioni, sancito nel Bilancio regionale in fase di pubblicazione, non fa ben sperare.

Nello specifico, l’addizionale regionale Irpef sarà anche per quest’anno dell’1,73%. È un’aliquota mediamente superiore a quella delle altre Regioni, che si fermano più o meno intorno all’1,2%. La Sicilia parte infatti da un’aliquota base dell’1,4% a cui si applica, al pari delle altre Regioni, un ulteriore 0,33% imposto dallo Stato.  Nel 2011 è stata ulteriormente aumentata fino a raggiungere i livelli attuali.

Anche l’Irap, a carico delle imprese, è rimasta mediamente più alta che nel resto d’Italia. Pure quest’anno in Sicilia verrà pagata applicando l’aliquota del 4,82%. In questo caso l’aumento imposto per far fronte ai debiti è dello 0,92% che si applica all’aliquota base del 3,9%.